DI CLAUDIA SABA
Gli occhi grandi di Veronica De Nitto guardano dritto davanti a sé e attendono giustizia.
Li ho osservati a lungo i suoi occhi, oggi, sui volantini della manifestazione in suo ricordo che si è svolta in piazza del Popolo a Latina.
Difficile sfuggire quello sguardo.
Presenti i ragazzi del Liceo Majorana, il papà di Veronica, le istituzioni, l’avvocato Masci che si occupa del caso, il sindaco, i docenti ed una sola associazione che si occupa di violenza contro le donne, Diritti & legalità.
Ma il ricordo non può bastare a riportare in vita gli occhi pieni di luce di Veronica, gli stessi occhi con la stessa luce di tante altre ragazze come lei, fiduciose dell’amore e della vita, spenti per sempre dalle mani assassine di chi diceva di amarle.
Veronica aveva deciso di lasciare il suo compagno e come spesso accade in questi casi, lui ha pensato bene di ammazzarla.
Una fine violenta e crudele.
Avvenuta il 15 gennaio 2021 nel suo appartamento a Daly City, vicino San Francisco, dove Veronica si era trasferita per raggiungere la sorella che viveva già lì da tempo.
Una coltellata alla gola e poi le fiamme sul corpo.
Unico sospettato, l’ex fidanzato Renato Yedra Briseno, di cui si sono perse subito le tracce subito dopo l’omicidio.
I palloncini rossi e bianchi alla fine della manifestazione sono stati lasciati andare su, nel cielo.
Un cielo pieno di pioggia nell’aria più fredda e umida che abbia mai sentito quest’inverno a Latina.
Un panorama spettrale dentro una piazza silenziosa animata solo dal rumore dei tamburelli mossi dai ragazzi del liceo Majorana.
I ragazzi, il nostro futuro.
Quel futuro pulito che noi adulti non siamo stati in grado di costruire per loro.
Un futuro dignitoso che neppure lo Stato è in grado di garantire.
La violenza, la morte assassina che spegne occhi di donne che credono di essere amate quando invece sono ‘possedute’, soltanto loro potranno fermarla.
Ciao Veronica.