DI MICHELE PIRAS
Persino l’America ora chiede di ridurre la pressione su Gaza, di consentire il passaggio degli aiuti umanitari, dopo decine di migliaia di morti, la strage dei bambini, dei corpi sepolti sotto le macerie, dei sopravvissuti mutilati, l’orrore dei morti lasciati in strada, le fosse comuni, la tortura dei prigionieri, la persecuzione dei civili.
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Israele è cieco, andrà avanti nella pulizia etnica di Gaza e intensificherà gli attacchi nel sud della Striscia, dove si accalcano milioni di rifugiati, stretti come sardine, nei campi profughi della disperazione.
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Con il pretesto di distruggere Hamas sterminano e cacciano un popolo intero, incolpevole e oppresso da decenni che, da qui a qualche settimana, dovrà affrontare anche la fame.
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Se il diritto internazionale vale ancora qualcosa, se la Carta dei diritti umani ha ancora un senso, Israele dovrà pagare, prima o poi, per tutto questo odio.
