PER IL MATTINO A GAZA E’ SEMPRE CAPODANNO

DI ANNA CALI’

 

“Napoli come Gaza: 36 i feriti per i fuochi d’artificio”, questo è il titolo de Il Mattino che stamattina ha fatto scalpore e indignazione.

Tanti i commenti, negativi, che sono arrivati sia sulla pagina Facebook che Instagram.

Come può una testata di calibro così importante fare un paragone del genere che, risulta essere ovviamente inappropriato e fuori luogo? Al 27/12/2023 si è arrivati 20.667+ morti tra combattenti e civili, compresi 1.000 guerriglieri caduti in territorio israeliano; 52.586+ feriti tra combattenti e civili. fino al 27/12/2023: 1.364+ morti di cui 1.200 civili e 164 militari; 6.305+ feriti di cui 874 militari e 5.431 civili compresi cittadini stranieri. Numeri che fanno rabbrividire, se solo si pensa che questi numeri appartengono alla morte e non ai festeggiamenti.

Un titolo che va anche a offendere i napoletani che, sicuramente la notte di Capodanno eccedono con i festeggiamenti, ma ricordiamo che i 36 feriti sono totalmente differenti da chi ogni giorno si ritrova a dover vivere con la paura costante che una bomba possa scoppiare sulla propria testa. Ricordiamo anche che Napoli come negli ultimi mesi si conferma essere una città dedita al turismo, centinaia di migliaia di turisti, sono arrivati nella città partenopea per assistere non solo le bellezze del territorio ma anche per assistere ai fuochi d’artificio sul Golfo.

Rendendosi conto del gravissimo errore compiuto, la redazione del noto quotidiano ha provveduto a riparare, andando così a modificare il titolo. Ma ormai, il danno era stato già fatto.
Ci viene anche da chiedersi: ma il Direttore e il Caporedattore non verificano la veridicità di ciò che viene scritto prima di metterlo online?

Un gesto grave, se andiamo a considerare che stamattina non sono stati deontologicamente corretti e professionali.
Ci si augura che dopo la “lezione” ricevuta, presteranno molta più attenzione alle pubblicazioni e soprattutto ai titoli, visto che di solito le persone sono la prima e unica cosa che leggono.

 

Foto dal web