IL PREMIO CAMILLA E REBECCA A CUI HANNO REGALATO IL CIELO

DI LIDANO GRASSUCCI

 

Da Il Fatto a Latina

Difficile descrivere il sentimento, il volo che talvolta prende gli umani e li fa angeli per il tempo in cui il sentimento li prende, li avvolge.

Sono alla cerimonia di consegna dei premi Camilla a Priverno.

Si premiano le donne che hanno fatto cose straordinarie, oltre la straordinarietà dell’ essere donna che già è tutto, in un tempo di violenza, di sangue, un tempo brutto.

Il premio voluto dal sindaco di Priverno, Annamaria Bilancia, e’ alla quarta edizione. Sono all’ infermeria di Fossanova è gremita di gente.

Si parla di donne, ci sono donne e … Sono presidente della giuria che ha assegnati i premi, ho giacca e cravatta, e mi prendo la mia parte del lavoro.

Quando faccio una cosa la mia testa mi va per analogie, come se cercasse affinità nell’archivio del vivere. Intorno a me c’è una armonia non usuale, donne che sono orgogliose, donne che sentono la vita e la determinano, non aspettano fanno. Questo racconto lo dedico a loro per osmosi di bellezza, anzi di libertà che trovo tra loro.

Mi e’ capitato proprio che un ragazzo mi ha raccontato del suo amore. Lo chiameremo Andrea (per comodità o forse per verità)  e la ragazza la chiameremo Rebecca.

Lei e’ ragazza piena di vita, lui pieno di amore ma lei lo ha lasciato. “Però ci sentiamo ancora – mi spiega Andrea-  alcuni giorni fa mi ha detto che non riusciva a dormire, che era nervosa”.

Gli chiedo anche curioso per il candore del racconto “e tu che hai fatto?”

Lui preciso: “Gli ho regalato il cielo”.

Il cielo? “Si, un proiettore che riproduce sul soffitto il cielo della notte”.

Bello, e lei?: “si è preso il dono felice- e continua – allora gli ho chiesto,  torniamo insieme?  Lei mi ha risposto, no”.

Sei arrabbiato?

“No, no. Io voglio bene a Rebecca, mi piace, e’ pazza e mi importa che mi ha lasciato, ma di più mi interessa che dorma bene, serena”.
Quel ragazzo mi stava spiegando l’amore, il rispetto per la donna, il rispetto per se stesso.

Chiamo Rebecca… “Ti hanno regalato il cielo?” Lei cerca nella sua testa il dono, dice di non ricordare. Poi … Poi ricorda e sorride “si è vero, Andrea…” . Il dono è bellissimo, ma ora si sente libera sotto il cielo.

E anche lei mi insegna la libertà, nell’amore.
Due ragazzi, che semplicemente sono ragazzi e, comunque vada la loro storia, Rebecca ricorderà per sempre di aver avuto in dono il cielo e si sentirà la donna che sarà, Andrea ricorderà di aver donato il cielo e sarà l’ uomo che sarà. Per dono e mai per proprietà.

E sento questa storia una storia di Camilla, così vera dentro il racconto delle donne che sono premiate, di quelle che premiano, delle ragazze che si descrivono nella loro bellezza. Esiste uno spirito del Natale, dicono dei film americani su questo giorno. Io in una storia di due ragazzi ho trovato lo spirito del premio Camilla

PS… Rebecca e’ mia nipote. E dedico questo pezzo ad Anna Maria e a tutte le sue ragazze.

 

Articolo di Lidano Grassucci

3 Dicembre 2023