ALDO GRANESE: “SON RINATO COME ALBERO”

DI REDAZIONE

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In occasione della Giornata Nazionale degli alberi, il 21 novembre, Aldo Granese presenta la sua seconda opera esclusivamente letteraria:
SON RINATO COME ALBERO, una silloge poetica, che porta come sottotitolo “filastrocche e metri vari” proprio per la natura eterogenea delle composizioni in essa contenute e per la varietà delle strutture metriche, la maggior parte di tipologia corrente (canzoni, sonetti, ballate, madrigali), più qualche struttura in disuso presa a prestito dal XII secolo. A questo concetto di varietà e diversità si ispira la metafora dell’albero, che affonda le radici nel terreno del passato e della tradizione e si dirama in tante direzioni, assolutamente non previste, che anelano al cielo del futuro. Il verso usato è di preferenza l’endecasillabo, ma spesso troviamo il settenario e l’ottonario, e, in qualche occasione, il dodecasillabo e l’alessandrino. Il lessico è corrente, solo qualche volta più ricercato, ma soltanto in funzione dell’argomento trattato. Le argomentazioni, poi, variano, come le strutture che espletano i contenuti. In molte poesie, riflessioni del tutto personali, prendono di mira alcuni aspetti della natura umana, dal quotidiano al trascendentale, dal sordido al sentimentale, con un taglio talvolta onirico o fiabesco, altre più crudo e diretto, ma quasi sempre con l’intenzione di trarne una morale, anch’essa assolutamente soggettiva. “Son rinato come albero” può essere una lettura senza dubbio interessante per chi si interessa di poesia ed ama farsi trasportare dalla musica suggestiva di versi malinconici, oppure immergersi nel veleno di frasi caustiche e taglienti.