BRAVI, COMPLIMENTI

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Ma guarda: ieri l’Ue ci ha nuovamente richiamato per la storia delle concessioni balneari date praticamente come feudi a gente che li gestisce da decenni, pagando per altro due lire. Ora si rischia una bella infrazione, che tanto pagheremo noi, mica loro.
E a me – detta proprio sinceramente – fa morire questa destra che fa tutta la liberale quando pare e piace, però quando si tratta ti mettere in discussione gli interessi degli “amichetti” nelle “corporazioni” se lo dimentica.
Perché se io, privato e libero cittadino, domani volessi aprirmi uno stabilimento balneare, non potrei farlo. Non potrei (occhio qui!) esercitare il mio diritto di fare libera impresa di cui si riempiono la bocca quando vanno in tv, perché le concessioni sono di chi le ha da sempre e per me, povero cristo, non c’è spazio.
Dunque libera impresa quando si tratta di tagliare le tasse ai ricchi con i soldi dei disperati, perché così “si crea lavoro”.

Statalisti invece quando si tratta di garantire i diritti di pochi, impedendo (coattamente!) a qualunque tipo di concorrenza di svilupparsi, perché sennò si scoprirebbe che le corporazioni fanno soldi non grazie ad impegno, ma solo grazie a privilegi.

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Bravi, complimenti.