I MORTI SONO TUTTI UGUALI, COSI’ I CIVILI E I SEQUESTRATI

DI MICHELE PIRAS

 

Doveva essere una striminzita tregua di quattro ore, ma Israele ha bombardato una scuola e ucciso altre 50 persone.
I tank israeliani intanto danno l’assalto agli ospedali, traboccanti di feriti e rifugiati: la versione ufficiale è che stanno cercando i capi di Hamas.
E ammesso e concesso che “sradicare Hamas” sia possibile, facendo finta che dopo aver sradicato Hamas non nasca qualcosa di peggiore, davvero non è accettabile che questa guerra abbia prodotto oltre 11 mila vittime, decine di migliaia di feriti, oltre un milione di sfollati.
Davvero non è accettabile né umano tenere in ostaggio 2,2 milioni di persone per una presunta caccia all’uomo, altrettanto quanto non è accettabile che Hamas ne tenga in ostaggio 200.
Davvero è agghiacciante che si sacrifichino tutte queste vite umane per vendicarsi delle vittime di casa propria di questa sporca guerra.
I morti sono tutti uguali, altrettanto i civili e i sequestrati.
Così dovrebbe essere per i diritti, la giustizia, l’autodeterminazione, il rispetto dei diritti umani.
Ma così non è.
Non per Israele.
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