GRAZIE A DIO SONO ATEO

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Come tutti i bambini sono nato ateo e, grazie a Dio, dopo una breve parentesi fatta di medagliette, nastrini, oratorio e catechismo, sono tornato ad esserlo.
Non ho nulla contro chi crede in un qualsiasi dio, posso sorridere per la sua ingenuità o irritarmi per la sua ipocrisia, posso schernire i suoi rituali o compatire la sua debolezza ma ho sempre vissuto serenamente accanto a cristiani, ebrei e mussulmani per non parlare dei pittoreschi induisti, buddisti, animisti e chi più ne ha più ne metta.
Il mio problema non sono i fedeli, sono le religioni. Quelle che Karl Marx definì l’ “Oppio dei Popoli” e che personaggi senza scrupoli usano per coagulare intorno a se le masse necessarie per compiere in loro nome le peggiori nefandezze.
Ma se i Crocifissi sono (quasi) usciti da quella bolla culturale e temporale che hanno rappresentato per secoli così non è per le Stelle di Davide e per le Mezzelune. Alla loro ombra si stanno consumando crimini orrendi con le benedizioni di Teheran e di Gerusalemme, loro i buoni e giusti in nome di storielle vecchie di migliaia di anni e tutti gli altri nemici infedeli da combattere.
Grazie a dio sono ateo, e non ho bisogno di divinità immaginarie e dei loro falsi profeti per distinguere il bene dal male.