DI MARIO PIAZZA
Cosa sia utile o dannoso, intelligente o stupido, positivo o negativo, giusto o sbagliato, non importa più una mazza a nessuno.
Tutto è diventato ideologico, per questo nessuno si prende più il disturbo di approfondire. Invio di armi in Ucraina, reddito di cittadinanza, lotta al covid, salario minimo, immigrazione, ambiente, alimentazione, traffico, omosessualità, cannabis… Non c’è uno straccio di argomento che sfugga a questa iattura.
Se parli con una persona della quale conosci l’orientamento politico, fosse pure solo vagamente di sinistra o di destra, puoi andare a colpo sicuro sull’indovinare come la pensa (pensa… si fa per dire) su questo o su quello.
Non sono la destra e la sinistra ad aver smesso di esistere, quella che si è spenta è la voglia di informarsi e ragionare in proprio. Roba che richiede tempo e un po’ di impegno ma che, alla fine della fiera, è l’unica a fare la differenza tra un ragioniere di Cusano Milanino e un muflone del Gennargentu.
