BLU ESTORIL O BIANCO LATTE MACCHIATO?

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Ho visto il fuori onda di Giambruno.

La prima cosa che mi è venuta in mente è stato Verdone. Sì Verdone. Ve lo ricordate a bordo piscina in una memorabile parodia di una coppia di coatti romana? L’immagine è giunta alla mia mente spontaneamente.
E così ho immaginato subito la “Gioggia nazionale” che chiedeva al più famoso ciuffo separatore di orecchie: “amò, lo famo strano?” Insomma niente di nuovo sotto il sole, dovevamo immaginarlo che “chi non si somiglia non si piglia”. Cosa si poteva pretendere al lato della strillona underdog?
D’altra parte il giornalista più coatto dell’emisfero boreale (dopo il fuori onda di “striscia” lo si può tranquillamente definire così), per piacere tanto alla Gioggia qualcosa lo doveva avere, non credete? Adesso sappiamo cosa. Vederlo sgambettare avanti e indietro nello studio gridando parolacce come se non ci fosse stato un domani, grattandosi o aggiustandosi (il mistero esiste) “i gioielli della corona” (speriamo per lui che di gioielli si tratti), è stato uno spettacolo assolutamente godibile. E se è piaciuto a me, immaginiamo per un attimo alla Gioggia quanto le possa piacere. Moltissimo.
“E daie amò sgambetta, fallo pè ‘sto core tuo che te ama tanto”. “E dì le parolacce, che te dona, te fa più sexy”.
Un capitolo a parte meriterebbe il “ciuffo”.
E non solo quello, ma le movenze con le quali se lo aggiusta. Lo fa ripetutamente e con una grazia degna del miglior Nureev o Nurejev che dir si voglia. Lo accarezza, lo raggomitola e se lo tira di lato. A volte lo fa con un movimento della testa. Un movimento che ricorda una pubblicità di uno shampoo di qualche anno fa. Si chiamava “libera e bella” (lo shampoo) e la protagonista della pubblicità era un’attrice di una serie televisiva americana celeberrima. Aveva un sacco di capelli, lunghissimi e, nel corso della pubblicità, dopo lo shampoo, ovviamente, li tirava di lato con un movimento della testa, esattamente come l’ottimo Giambruno. Immagino la Gioggia estasiata, in presenza di cotanta grazia.
Insomma una dimostrazione di leggiadria, di eleganza, di raffinatezza e di cultura. Il riferimento al “blu Estoril” farà scuola. Non tutti sanno che esista. Ancora meno sanno cosa cacchio voglia dire. Forse nessuno sa perché il blu possa venire associato alla amena località portoghese. Sarà per il cielo, per il mare, per il circuito di Formula 1? Boh… Attendiamo ansiosi che il buon Giambry lo spieghi.
Peccato per il tono da maschio “alpha” usato nei confronti della collega in studio. Dopo la famosa dichiarazione sul pericolo di trovare “il lupo”, ci svela particolari inquietanti sulla formazione, ideologia e quoziente… vabbè lasciamo perdere, del tipo. Peccato per Gioggia che ci sia stata quella allusione, certamente da coatto e quindi nei parametri di coppia, ma la madre, cristiana ed italiana non deve averla preso benissimo. Dire ad un’altra donna: “Perchè non ti ho conosciuto prima?”, provoca seri dubbi sul grado di soddisfazione coniugale dell’ottimo Giambry. E se l’avesse conosciuta prima di Gioggia cosa avrebbe fatto? La domanda è legittima. Forse avrebbe preferito il “blu estoril” al bianco latte macchiato che tanto ama la Gioggina?
Non sarebbe andata male per noi italiani e sarebbe andata benissimo ai telespettatori del suo programma ma, a parte questo, il dubbio è legittimo. Nostro e della Gioggia.