DE-DEBUNKING

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

La prima cosa da dire è che sforzarsi di attribuire a Israele la paternità della strage dell’ospedale è quasi una posizione anti-palestinese, è come prendere in considerazione la possibilità che una eventuale estraneità di Israele a questo specifico massacro possa ridurre la scelleratezza di chi in 10 giorni ha fatto a pezzi oltre 3000 civili innocenti sperando che tra essi sia capitato anche qualche miliziano di Hamas.
Detto ciò, credo sia importante che ognuno di noi provi a distinguere per quanto possibile la finzione dalla realtà. E’ diventato troppo facile rifilarci spettacolini confezionati elettronicamente in laboratorio, lo avete visto al cinema il vecchio Harrison Ford interpretare un Indiana Jones magicamente ringiovanito di 40 anni?
Una cosa molto più complicata che produrre finte foto satellitari, finti tracciati radar o finti audio di finti terroristi.
Per non cadere ipnotizzati come tante galline possiamo soltanto affidarci a fatti certi e incontrovertibili e alla parte raziocinante della nostra mente correndo il rischio, anzi avendo la certezza, che i confezionatori delle panzane ufficiali ci additino come complottisti quasi che i complotti non siano sempre stati il punto di partenza di qualsiasi nefandezza.
Dal Vietnam a Ustica, da Aldo Moro a Saddam.
Nella strage di Gaza City i fatti certi e incontrovertibili non sono pochi. Il primo è che Hamas non dispone di missili ma soltanto di razzi e i razzi sono come i proiettili di una pistola, possono partire o fare cilecca ma una volta che sono partiti non ci sono sistemi di guida che possano guastarsi facendo cambiare loro direzione.
Il secondo fatto oggettivo e innegabile è che l’ospedale era già stato colpito da un missile qualche giorno prima e che tra il primo e il secondo missile gli Israeliani hanno emesso ben tre ordini di evacuazione dei pazienti e del personale sanitario, non soltanto un crimine di guerra ma anche una pretesa tecnicamente impossibile che i medici hanno respinto con sdegno.
Il terzo elemento incontrovertibile sono le immagini che gli Israeliani stessi ci hanno fornito in quantità nei giorni dell’insurrezione di Hamas relative ai danni causati dai razzi Qassam palestinesi. Incendi circoscritti, buchi nei palazzi centrati e piccoli crateri nel suolo, nulla di neppur vagamente simile alla terrificante esplosione che abbiamo visto tutti.
Questo significa che io non mi possa sbagliare? Assolutamente no ma la questione come ho spiegato prima è del tutto irrilevante, e davvero non credo di essere presuntuoso e neppure complottista se preferisco affidarmi alla mia interpretazione dei fatti invece che alle scorregge cerebrali in mondovisione di Jo Biden.