TANTO PER CHIARIRE…

DI SALVATORE GRANATA

 

Visto che insiste, provvediamo subito a mettere le cose in chiaro.

Secondo l’assaggiatore ossessivo-compulsivo in foto, il caso della giudice Iolanda Apostolico “creerebbe imbarazzo” alle (e nelle) istituzioni.
Benissimo.
Quindi una giudice, nel momento in cui non indossa la toga, non può manifestare il proprio dissenso ideologico per una decisione immorale (se non illegale) da parte di un ministro che ai tempi preferì lasciare a largo delle coste italiane tante persone bisognose d’aiuto, perché creerebbe imbarazzo alle istituzioni.
Invece non è imbarazzante e non crea imbarazzo alle istituzioni uno che sta nelle medesime da oltre 30 anni senza aver fatto mai un cacchio a parte postare immagini dove si “scofana” 30 cannoli siciliani o 14 salsicce di suino nero senza respirare?
Non è imbarazzante e non crea imbarazzo alle istituzioni uno che si asciuga le terga con il tricolore, il simbolo del nostro Paese?
Non è imbarazzante e non crea imbarazzo alle istituzioni un senatore della Repubblica che gira le sagre di paese con la maglietta “Padania is not Italy” o le felpe in base al luogo (preferibilmente colpito da una tragedia) dove si trova per cercare consensi?
Non è imbarazzante e non crea imbarazzo alle istituzioni uno che bivacca da anni in un partito stracolmo di indagati, condannati, ignorantazzi, con programmi scissionisti che mirano semplicemente a creare spaccature nella nostra società?
Non è imbarazzante e non crea imbarazzo alle istituzioni uno che è segretario di un partito che pare debba risarcire (con agiatezza, visto che il debito è spalmabile in 80 anni) le istituzioni stesse e il popolo italiano per il mancato versamento (o il mancato introito) di 49 milioni di euro nelle casse dell’erario?
Non è imbarazzante per i leghisti che un loro eletto abbia sempre a che fare con la legge e si parli soltanto di lui e delle sue non-imprese, anziché occuparsi dei problemi reali del Paese?
Anziché chiedere le dimissioni della giudice, le chiedano per Santanchè, La Russa, Gasparri, Donzelli o per il loro stesso segretario.
Non è imbarazzante e crea imbarazzo alle istituzioni e pure alla Chiesa, uno che gira con il rosario e poi sbraita blocchi navali per i disperati, abolisce il RdC per i poveri, agevola gli evasori con la reintroduzione del denaro contante e il pagamento di meno tasse (così soltanto chi ha i soldi può curarsi in tempi brevi) e soprattutto ha 14 convivenze e 28 matrimoni alle spalle ma parla di matrimonio?
L’ultima convivenza, quella attuale, è con la figlia di Verdini, tanto per restare in termini di valori e “imbarazzi”.
Non è imbarazzante e crea imbarazzo alle istituzioni e alla Polizia di Stato un ministro che recupera video di manifestazioni senza citare la fonte, in un’area off-limits dal raggio d’azione degli operatori tecnici, quindi molto probabilmente qualche addetto alla “sicurezza” dovrà risponderne, solo per screditare una giudice che ha sentenziato contro la volontà e l’immoralità di questo (o del precedente) governo?
Non è imbarazzante e crea imbarazzo alle istituzioni uno che cerca voti tra le forze dell’Ordine con i selfie, tranne che dalla Guardia di Finanza (che strano)? No, questo non è imbarazzante. È dovere istituzionale.
Non è imbarazzante che in Italia una giudice perbene (e che manifesta pacificamente per i diritti umani fuori dal suo orario di lavoro) venga messa sotto torchio dai pennivendoli di regime per comando di chi sta nelle istituzioni, mentre chi è imbarazzante di natura venga difeso dalla parte meno onesta e obiettiva del Paese?
Sì, secondo me è molto imbarazzante e crea imbarazzo alle istituzioni il leghista, non la giudice che si è occupata, che coincidenza, del decreto Cutro, definendolo “illegittimo”, e quindi delle chiappe del leghista e di tutto il cucuzzaro.
Come sono imbarazzanti i giornalisti che gli fanno da megafono e i loro elettori che ancora lo votano.
Amen.