ITALIANI “STRANA GENTE”

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Nelle prossime righe mio Must della giornata.

Tiscali News ha pubblicato una notizia che mi ha procurato orrore e sgomento.
Bujar Bukai, kosovaro che vive in Italia da 25 anni e proprietario di un bar, tra i primi ad essere intervenuto dopo aver visto precipitare il Bus della tragedia di Mestre, è corso immediatamente verso le lamiere contorte e ha salvato due bambine. Nulla ha potuto fare per liberare la madre delle bimbe. La donna ha perso la vita.
Adesso concentriamoci sul momento del disastro e l’eco dello schianto nell’aria.
Bujar corre verso i rottami del bus e chiede aiuto alle persone raccolte intorno all’incidente, “ma loro scattavano foto e riprendevano la scena col cellulare…” Ha commentato amaramente lo straniero…E dico apposta straniero perché in quel momento lo sarei stato anche io. Mi sarei sentito alieno in un luogo ostile e refrattario alla vita. Non ci si può sentire parte di una comunità in cui individui non possono resistere alla tentazione di immortalare un disastro. Ciò mentre le vittime muoiono; come non condividerlo con gli amici.
“C’erano macchine in coda e la gente, invece di scendere, faceva foto e video con il telefonino – ha raccontato Bujar a Quotidiano Nazionale – Bloccavano la strada, senza pensare che avrebbero potuto rallentare l’arrivo delle ambulanze. Ho urlato: ’Aiutatemi’. Nessuno si è mosso. Solo uno, dall’alto, mi ha lanciato un estintore.”
Non solo uccide l’orrore della tragedia, allo stesso modo crocefigge l’atrocità del comportamento umano in un frangente così drammatico.
So che le persone possono essere anche buone ma episodi del genere mortificano le poche illusioni mai sopite nel mio infantile animo.
Conosco l’impatto emotivo di uno spettacolo così disumano. Non troppo tempo fa un ragazzo s’è buttato dal 5 piano del palazzo dirimpetto al luogo in cui lavoro e le persone accorse non facevano che scattare foto col cellulare…Le foto del morto schiantato in una pozza di sangue…Si può essere talmente barbari?
Per questi avventori col cellulare provo schifo. Persone raccapriccianti come l’abisso in cui vorrei precipitarli per qualche minuto affinché provino sulla loro pelle l’orrore che divulgano come fosse la foto del loro insignificante pranzo domenicale.