PRES. MELONI, LA MAGISTRATURA IN UN PAESE DEMOCRATICO E’ INDIPENDENTE

DI SALVATORE GRANATA

 

Il post di Giorgia Meloni contro il giudice di Catania che non dovrebbe decidere su un “provvedimento di un governo democraticamente eletto” evidenzia l’ignoranza di questo esecutivo.
La magistratura in un Paese democratico è indipendente.
E “democratico” non è tutto ciò che stabilisce una legge fatta ad minchiam come il rosatellum. La si rispetta proprio perché siamo in uno Stato democratico e civile ma non la si condivide assolutamente. Modalità e applicazione annesse.
O come ai tempi di Silvio, le sue leggi “ad personam” non potevano essere definite giuste solo perché Mr. Mediaset aveva vinto le elezioni.
Erano decisamente anticostituzionali.
Se legiferi male su temi importanti, la magistratura indipendente quella legge non la applica o quantomeno cerca di limitarne la sua cattiva incidenza.
Nel suo post la premier attacca la decisione di un giudice di accogliere il ricorso di 4 migranti trattenuti a Pozzallo parlando di “motivazioni incredibili”.
Tutto il resto è fascio, arroganza, presunzione e dittatura.
Qui le cose incredibili sono altre.
Ad esempio la presenza costante del suo compagno in tv; che Mattarella non intervenga, che una parte degli italiani diano ancora sostegno a Gasparri, Santanchè e La Russa; che Musumeci sia ministro parimenti a Sangiuliano; che Capezzone, Porro o Vespa siano considerati dei giornalisti.
Etc, etc.