IL RIMPATRIO

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Usiamo le parole giuste.

I Centri, quelli attuali e quelli futuri, non sono di Prima Accoglienza, ma di Prima Detenzione.
I CPD che il Governo intende aumentare, servono per rinchiudere Persone in attesa di essere identificate ed eventualmente espulse dal territorio nazionale.
Ma, per farlo occorrono passi fondamentali.
– Primo fra tutti il luogo d’origine che dev’essere “sicuro”, quindi se un Migrante dichiara di provenire da un Paese in guerra (per esempio il Sudan) tu non lo puoi riportare indietro.
La lista dei Paesi “NON sicuri” é molto lunga, circa 12 Stati vengono ritenuti a rischio per l’incolumità delle Persone.
Quindi niente rimpatrio.
– Secondo, il Migrante fornisce le sue generalità ed il più delle volte sono ovviamente false, ma basandosi su quella dichiarazione, viene inoltrata al Governo “natio” la richiesta di “certa identificazione”.
Vengono inviate foto ed impronte digitali, unitamente al nome dichiarato.
Il Ministero degli Esteri del Paese chiamato in causa passa il dossier a quello degli Interni che lo passa a sua volta alla Polizia.
In Chad, tanto per prendere uno Stato come esempio, NON esiste una banca dati personale.
Quindi NON si può assolutamente affermare la presunta nazionalità.
Conseguentemente la richiesta del Ministero Italiano di rimpatrio, viene respinta.
Questo vale per altri 8 Stati africani.
– Terzo, nel caso in cui si riuscisse a stabilire con certezza la “cittadinanza” del Migrante, devono esistere gli accordi bilaterali di rimpatrio.
Senza questi, nessuna Persona può essere rinviata.
Anche questo vale per 8 Stati africani.
Quindi la detenzione nei CPD, non serve assolutamente a nulla se non ad imprigionare illegalmente Persone per un tempo indeterminato.
Diverso, per esempio, il caso della Tunisia.
Esiste una banca dati, esiste un accordo bilaterale di rimpatrio ed é considerata Nazione “sicura”.
Quindi il ritorno dei tunisini in madrepatria é fattibile.
Nel 2023 ne sono arrivati circa 11 mila, meno del 10% degli arrivi.
Ne puoi riportare a casa 40 alla settimana.
Per riportare indietro tutti quelli arrivati finora, ci vogliono 275 SETTIMANE, cioè 69 MESI, cioè circa 6 ANNI.
Sono esclusi dal calcolo tutti quelli che da oggi in avanti arriveranno dal Paese dei Gelsomini.
Fra 10 anni forse ritorneranno in Patria.
Resterebbe nel frattempo in Italia il restante 90% dei Migranti arrivati le cui procedure d’espulsione come abbiamo visto, sono quasi impossibili.
Fatte queste semplici osservazioni che perfino una Persona con QI a livello di una mosca dovrebbe essere in grado di fare, vorrei sapere PERCHE’ e a COSA SERVONO, 18 mesi di detenzione abusiva ai quali degli Esseri Umani vengono condannati.
Se qualcuno me lo spiega, gli sarò eternamente grato.