PIUTTOSTO

DI CLAUDIO KHALED SER

CLAUDIO KHALED SER

 

Secondo atto dell’operetta, dopo il “teatrino” del CdM in quel di Cutro, arriva la processione dei famigliari delle vittime a Palazzo Chigi.

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Saranno accolti dalla Premier che, bla bla bla, dirà loro quanto é dispiaciuta e costernata per la tragedia.
Dirà loro che, bla bla bla, la Giustizia troverà i colpevoli e che pagheranno per il loro crimine.
Infine, dirà loro che, bla bla bla, bisogna intervenire affinché si rimuovano le cause della fuga.
Dopo tutti questi miserevoli bla bla, ciascuno andrà per la sua strada che ovviamente sarà sempre la stessa, quella del Rifiuto per la Meloni, quella del Dolore per gli altri.
Intanto le barche partono, quelle che non affondano arrivano e scaricano Persone in cerca di futuro.
“Piuttosto che niente é meglio piuttosto”.
E’ per quel piuttosto che sono fuggiti, che accettano il rischio di un viaggio in mare e d’essere accolti in una Terra che non li vuole.
E’ per quel piuttosto che s’ammassano nei Centri in attesa di fuggire di nuovo verso l’Eldorado che ogni giorno diventa sempre più irraggiungibile.
Un piuttosto che incomincia a fare i conti col niente che avevano, uno scontro tra la speranza e la realtà, incominciano a fare i conti con il rifiuto, l’emarginazione ed il marchio di clandestino timbrato a fuoco sulla pelle.
Saranno “immigrati”.
Lo saranno sempre ed i loro figli saranno figli d’immigrati anche se nasceranno nella Terra del Piuttosto.
Dovranno scavalcare nuovi fili spinati, superare i muri dell’indifferenza e lottare giorno per giorno alla conquista del piuttosto.
L’Europa sgomenta ed impreparata, non sa come fare per arginare la fuga dai Paesi Brutti.
Da una parte c’é la Misericordia, dall’altra l’Egoismo.
Dividere il pane con chi non ne ha, richiede un forte spirito di Comunanza tra i Popoli e noi siamo ancora fermi al nostro orticello recintato.
La guerra per le carote e i pomodori.
La battaglia su chi ha Diritto e su chi li chiede non avendone.
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L’odissea del Popolo dei Piuttosto, disposto a mettere in gioco la vita pur di averlo e noi, barricati sul filo del Niente pur di far naufragare la loro Speranza.