WISHFUL THINKING

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Forse sta succedendo davvero.

L’espressione inglese del titolo, pensare ciò che desideri, definisce i ragionamenti e le analisi che vengono corrotti da quella specie di medicina universale che da la forza agli umani per tirare avanti anche nei momenti più tragici: l’Ottimismo, figlio illegittimo della Speranza e dell’Illusione.
Che questa stagione politica sia tragica sotto ogni punto di vista dovrebbe essere chiaro a chiunque, di destra o di sinistra, sia in grado di distinguere una moneta da uno sputo. Sta andando tutto in malora a passo di carica, dove ti giri ti giri è un disastro ma non credo sia ottimistico osservare come gli autori di questo disastro stiano andando letteralmente in pezzi essi stessi.
Le tre gambe del governo più destrorso dai tempi della repubblica di Salò non sono d’accordo su nulla tranne che sul mantenere il potere nelle proprie mani, ma per farlo sono costrette a rinnegare se stesse in continuazione, non potranno reggere all’infinito e lo sanno benissimo.
Ad ogni piroetta un pezzo grande o piccolo del loro elettorato li abbandona e, mezzo punto alla volta, arriveremo ancora una volta al “Che fai, mi cacci?” di Gianfranco Fini o alla spiaggia del Papeete.
Non è della loro “resilienza” che dovremmo preoccuparci ma delle macerie che lasceranno dietro di sé, perché per rimuoverle occorreranno delle ruspe che né il centro né la sinistra, né il PD né i Cinquestelle sembrano avere.