L’ ACCORDO INFAME

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Non potrò mai dimenticare quel giorno.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e testo

Quella mattina del 13 Settembre 93, sul prato della Casa Bianca, il “padre” del pensiero palestinese, Arafat, stringeva la mano al capo di una tribù criminale, Rabin, che le NU avevano definito “stato”.
Quella stretta di mano fu l’inizio della fine, il crollo di ogni speranza di Libertà, il lasciapassare per le angherie future e l’inchino alla follia sionista da parte di un uomo, non di un Popolo, ai soprusi israeliani.
Venne celebrata come festa.
Anche il 2 Novembre lo é.
Ma dei morti.
In quei giorni ero a Gaza, davanti alla tv come tutti.
E come tutti, speravo che, all’ultimo momento, Arafat ritirasse quella mano.
Invece la strinse e a tutti noi si strinse il cuore.
Capimmo che la Palestina era caduta, che il sogno di uno Stato libero e sovrano, era stato cancellato nonostante fosse scritto nel trattato infame di Oslo.
Gaza era in silenzio, ammutolita e perplessa.
I responsabili di quella truffa, sono tutti morti. Rabin, Peres, Arafat, non hanno potuto vedere il fallimento di quegli innaturali accordi.
Si era riconosciuto alla tribù israeliana il diritto di occupare, rubare ed uccidere.
Noi non perdoneremo mai ad Arafat d’averlo fatto.
Come la rana, abbiamo trasportato lo scorpione sulla schiena fino a Gaza.
E ci ha punto, ci ha ucciso.
E’ nella sua natura.
Stupido non averlo capito allora, stupido non averlo ancora capito oggi.
La Palestina non sarà mai libera e non diventerà mai uno Stato.
– Almeno fino a quando, anche un solo israeliano calpesterà il suo suolo.
– Almeno fino a quando quella infame tribù assassina non ritornerà nei “confini” che le sono stati (troppo generosamente) assegnati.
– Almeno fino a quando verrà smilitarizzata e resa impotente.
– Almeno fino a quando manterrà il controllo della terra, dell’acqua, delle lunghezze d’onda del cellulare, dello spazio marittimo e aereo, della libertà di movimento, dell’economia e dei confini, sia esterni che quelli che separano in settori diversi la Cisgiordania.
– Almeno fino a quando ci sarà un “muro del pianto” sotto la spianata della moschea a Gerusalemme.
– Almeno fino a quando non si inginocchierà davanti al Popolo palestinese.
Quindi MAI.
E noi assisteremo ancora e per tanto tempo alla loro violenza, senza che nessuno ci difenda, senza che nessuna voce intimi agli assassini israeliani di fermarsi.
Sono tutti occupati oggi a parlare dell’ Ucraina.
Indignati ed offesi dall’invasione russa.
Da 80 anni Israele invade ed uccide e voi, paladini del nulla, non avete mosso un dito.
Dove sono le armi che avreste dovuto dare ai Palestinesi per difendersi dall’aggressione ?
Dove sono i riconoscimenti che prodigate a quelli di Kiev e negate a quelli di Gerusalemme ?
Dov’é la condanna che avete sancito immediatamente contro Putin e che da decenni ignorate verso i capi tribù israeliani ?
NON c’é nulla di tutto questo, perché il mondo é razzista
Perché la Palestina appartiene agli arabi, che sono musulmani e non cristiani.
Perché qui a Gaza hanno la pelle nocciola e non rosa come a Kiev.
Perché siete dei vigliacchi e vi fa comodo uno stato criminale che tenga a bada gli arabi, li confini nel ghetto e li uccida quando vuole.
Siete peggio di quelli di Tel Aviv, almeno loro hanno il coraggio di mostrarsi per quegli schifosi serpenti che sono.
Voi solo bisce d’acqua.