PRETESTI E FALSE FLAG

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Tranquilli, non saranno quei pezzi di drone russo caduti in Romania a scatenare la terza guerra mondiale.

Per farlo non sono affatto necessari veri incidenti, è molto più semplice inventarseli di sana pianta come avvenne per le armi di distruzione di massa di Saddam o, più indietro nel tempo, per l’immaginario scontro aeronavale del Tonchino che trasformò le attività clandestine dell’America in Vietnam in una guerra su vasta scala.
Peggio dei pretesti inventati ci sono poi le “false flag”, azioni criminali perpetrate dagli aggressori da attribuire al nemico come avvenne in Libano per mano di Israele o, da quei dilettanti che siamo, come la bomba di piazza Fontana piazzata dai fascisti per propiziare un golpe fortunatamente fallito.
Se e quando avverrà un intervento diretto della Nato in Ucraina non sarà per i piagnistei di un irrilevante presidente rumeno, accadrà per qualcosa di veramente mostruoso che scuoterà le nostre coscienze nel profondo e se sarà vero o falso non farà nessuna differenza.