“NOI TIREREMO DIRITTO”

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

“NOI TIREREMO DIRITTO”

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La frase fa parte dei più suggestivi sproloqui che Mussolini rifilò al suo inclito pubblico nel 1935 dal balcone di piazza Venezia quando la Lega delle Nazioni impose le sanzioni all’Italia per la barbara invasione dell’Etiopia.
La retorica fascista ne trasse persino una ridicola canzonetta che diceva così “La carne manca? Poco ci rincresce! / Abbiam tre mari, abbiamo tanto pesce / che, a chi lo vuole, lo possiamo regalar!… se il fante in guerra va senza paura / chi resta a casa stringa la cintura… Noi tireremo dritto / faremo sempre quel che il Duce ha scritto”.
Eh, non ci sono più i bei fascisti di una volta.
Ora basta che mamma Europa e zia America ci lancino un’occhiataccia e subito rinunciamo ai blocchi navali, all’affondamento dei barconi, alla schedatura delle devianze, alla difesa della razza e alla lunga serie di minchiate che ci hanno rifilato nelle campagne elettorali.
I fascisti al governo sono cambiati, l’inclito pubblico invece è rimasto quasi uguale…
Soltanto un pochino più stupido di allora.