I POVERI BUONGUSTAI

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Sapete qual é la differenza tra l’uovo e il pensiero di Lollobrigida ?NESSUNA.
Entrambi hanno la stessa origine.
E che sia di gallina o di uomo é irrilevante.
Ma il primo, se non altro é commestibile, il secondo é imbarazzante.
Il Circo Meloni ci stupisce ogni giorno per la bravura dei suoi “artisti” nello sparare cavolate.
L’ultima é di Lollo : “I poveri mangiano meglio dei ricchi”.
Meno male che sono povero.
Niente schifosissimo Prosciutto di San Daniele, niente filetto al pepe rosa e zero Parmigiano Reggiano sulla tavola.
Una bella frittata con cicoria e talvolta anche due pomodori sconditi perché l’olio é da ricchi e fa male.
Il nostro piatto nazionale é il cous-cous.
Un pastone di semola, tre verdure sopra e un pezzetto di pollo.
La carne di mucca solo due volte all’anno, Natale e Pasqua.
Dato che qui le due feste non ci sono, vuol dire mai.
La carne “rossa” fa male, al portafoglio e al colesterolo.
Nei miei incontri con i Migranti africani, la domanda che sempre mi viene posta é
“Non é che poi in Italia diventiamo ricchi e mangiamo male ?”
Li tranqullizzo.
Poveri derelitti siete e tali resterete.
Mangerete sempre bene.
Nel Bel Paese, il 20,1% della popolazione, vale a dire circa 12 milioni di Persone, é considerato “povero”.
Una massa di buongustai.
Per questo la cucina italiana é considerata la migliore del mondo.
Molti non vanno al ristorante o al supermercato, si servono direttamente dai cassonetti, erroneamente definiti dell’immondizia.
Ci trovi tutto quello che serve per un lauto pasto povero da buongustai.
Se poi t’apposti vicino a quello della Santanché, magari qualche gamberone lo rimedi pure.
A volte ho l’impressione che questo “governo” sia una puntata di Scherzi a Parte, anche se devo dire che come show non mi diverte molto.
Forse perché sono povero e non ho l’ironia dei ricchi.