DI YULEISY CRUZ LEZCANO
Il mio primo viaggio
Il mio primo viaggio
durò tutto un giorno:
tre ore di macchina,
12 ore di aereo,
poi ancora strada…
senza mai fermarmi.
Chiusa dentro contenitori
che tagliavano il vento,
anche io mi sentivo tagliata.
Il vento continuo,
il cielo che abbracciava il suo soffio,
un mattino, un sole acceso
e poi
una marea continua di motori,
una marea di luci artificiali,
senza facce conosciute, e io
sorridendo per l’imbarazzo
di fare notare la mia incertezza.
L’italia era una terra promessa
o era solo un passaggio
a chissà quale destino?
Sapevo cosa lasciavo.
Il mio unico bagaglio
era una piccola valigia a mano
con pochi indumenti,
con pezzi di diario ritagliati
e tanta ma tanta nostalgia.
I pezzi di diario per ricordarmi
che avevo scritto
e potevo ancora scrivere,
la nostalgia per viverla
nei colori dei miei occhi.