AUGURI A ROMAN POLANSKI

DI YULEISY CRUZ LEZCANO

Il 18 agosto 1933, a Parigi, nasce un essere speciale in cui convivevano un uomo tormentato e un pilastro della settima arte. Quel giorno veniva al mondo il regista franco-polacco Román Polanski. I suoi genitori ebrei erano occasionalmente in Francia quando nacque Rajmund Roman Thierry Polański, credendo che l’odio per loro sarebbe cresciuto, si trasferirono in Polonia, un errore per il quale avrebbero pagato caro. La Polonia fu il primo paese invaso dalla Germania nazista quando Román aveva solo sei anni, sua madre fu trasferita ad Auschwitz dove morì e suo padre fu portato nel campo di Mauthausen-Gusen, Román sopravvisse mendicando nel “ghetto di Varsavia” fino a quando non è stato adottato da una famiglia cattolica nella città di Wysoka. La sua nuova famiglia lo iniziò al teatro e gli pagò gli studi alla Lódz Film School dove nel 1955 presentò il suo primo cortometraggio, “La bicicletta”. Già sposato con Bárbara Kwiatkowska-Lass, nel 1961 gira “Il coltello nell’acqua”, il suo primo lungometraggio candidato all’Oscar come miglior film straniero nel 1963. I suoi primi passi nel circuito commerciale sono decisi, “Repulsion” e “Odd Man out” con cui vince l’Orso d’argento e l’Orso d’oro al festival di Berlino. Il grande salto arrivó negli Stati Uniti, dove dopo aver iniziato una relazione con la bellissima attrice Sharon Tate, realizzò l’inquietante “Rosemary’s Baby”. Nel 1969, il Manson Clan fece irruzione nella sua casa di Los Angeles, uccidendo brutalmente Sharon, incinta di 8 mesi.Questo evento fece cadere in una grande depressione Polanski, che si ritirò per 2 anni da ogni attività. Il suo ritorno si consolidò con i suoi 2 migliori film “Chinatown” e “The Tenant”, un film cult che ha scritto, diretto e interpretato. Nel 1977 avviò una causa contro lo Stato per la pubblicazione delle foto segnaletiche della moglie assassinata, ma guarda caso fu accusato di aver abusato di una ragazzina di 13 anni, Polanski fu arrestato, il suo avvocato gli consigliò di dichiararsi colpevole per ridurre la pena . Polanski fu temporaneamente rilasciato in attesa del processo, ma fuggì dagli Stati Uniti per non tornare più, quindi fu emesso un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti. I dubbi sulla veridicità dei fatti hanno fatto sì che nessun paese al mondo prendesse in considerazione il fatto di arrestarlo ed estradarlo, nonostante ciò, Román evitò di calpestare Stati Uniti e il Regno Unito per tutta la sua vita. Poi riprese la sua carriera alla grande con il pluripremiato “Tess”, scritto per Sharon Tate, infine Román scelse Natasha Kinski. “Frantic Search” e “The Ninth Door” e questi sono stati dei passi necessari per arrivare alla grande opera per la quale sarà ricordato, “The Pianist”.
Che dire? Un vero e proprio capolavoro! Vinse 3 Oscar, tra cui quello per la migliore regia, anche se Polanski non potè mettere piede negli Stati Uniti per ritirare la statuetta. “Oliver Twist” e “The Ghost Writer” sono i suoi ultimi contributi da chi ha lasciato un segno nella storia del cinema.

La notizia della morte di Roman Polanski si è diffusa rapidamente all’inizio di questa settimana causando preoccupazione tra i fan di tutto il mondo. Tuttavia, questa notizia di agosto 2023 è stata adesso confermata come una bufala totale e solo l’ultima di una serie di falsi scoop di morte di celebrità. Per fortuna, il regista celebre per i suoi film come L’uomo nell’ombra, Il pianista o Chinatown, è vivo e vegeto.

Buon compleanno Roman Polanski!

IL MIO PRIMO VIAGGIO

DI YULEISY CRUZ LEZCANO   Il mio primo viaggio Il mio primo viaggio durò tutto un giorno: tre ore di macchina, 12 […]