IL CONTO AL RISTORANTE

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Il fallimento del “memorandum” era evidente fin dal giorno stesso della firma quando il Presidente tunisino Sayed ribadiva che la TUNISIA non poteva “ospitare” il flusso dei Migranti sub sahariani.

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Potrebbe essere un contenuto grafico raffigurante mappa e il seguente testo "Atlantic Ocean Algiers Tunis TUNISIA North Africa Tripoli Mediterranean Sea ALGERIA Cairo LIBYA MAURITANIA MALI Red Sea EGYPT NIGER CHAD SUDAN"

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Non c’era bisogno di particolari traduzioni, il Paese NON avrebbe congelato il flusso sul proprio territorio.
Solo la Meloni e gli altri due, facevano finta di non capire un messaggio chiarissimo, tutti intenti a celebrare come vittoria una palese sconfitta.
E Sayed l’ha ribadito sempre, tutte le volte che si presentava l’occasione per rimarcare che le fughe dovevano essere fermate a monte e non a valle.
Ieri il Ministro Piantedosi ha nuovamente chiesto a Tunisi di bloccare le partenze.
La risposta é arrivata, semplice e decisa, pochi minuti dopo :
“La TUNISIA non é un Campo Profughi e chi non ha diritto di restare, non resterà”
Solo chi è in malafede non capirebbe questa semplice affermazione, detta e ripetuta fino alla noia.
Ed é la stessa affermazione rilasciata da Haftar in LIBIA.
“Non possiamo farci carico di tutti i Profughi che attraversano illegalmente le nostre frontiere”.
Ergo, non bloccheremo più di tanto le fughe, nonostante i memorandum fasulli anche qui sottoscritti ed i soldi versati per imbonire le Guardie di Frontiera.
Le migliaia di Profughi che arrivano sulle coste, provengono da quei Paesi africani dove da tempo sono in corso guerre civili, massacri, deportazioni e violenze di ogni genere.
Paesi i cui regimi dittatoriali sono finanziati e sostenuti dalla politica di sfruttamento europea.
Quindi l’Europa é la prima responsabile di queste fughe.
Se ne assuma la colpa.
Lo sfruttamento del territorio, con la complicità avida dei governanti, provoca la migrazione.
E’ il prezzo che si paga.
Pagate e zitti.
Oppure, intervenite presso i “governi” corrotti e meschini dell’Africa, rinunciando a sostenere quel gruppetto di dittatori criminali che detengono il potere.
Oppure smettete di vendere armi per le vostre guerre che nulla hanno a che vedere con la Libertà dei Popoli, ma servono unicamente a consolidare il potere dei vostri servi.
Vi abbuffate alla “tavola africana” e poi non volete pagare il conto ?
Tornando alla Tunisia, come ho scritto ogni giorno, da qui le barche partono e nessuno le ferma.
Nessuno vuole fermarle perché non sapremmo dove “sistemare” i Profughi.
E se qualcuno pensa che dovremmo rinchiuderli in lager stile Libia, allora non ha capito un pisello.
E’ il vostro conto, non il nostro.
Pagatevelo.