IL ” PORTO SICURO “

DI CLAUDIO KHALED SER

 

I Migranti arrivati in Italia, dall’inizio dell’anno, hanno superato la quota CENTOMILA.

.

.

I morti per naufragio, sempre nello stesso periodo, sono circa TREMILA.
Altre migliaia di Persone sono in attesa di salpare verso le coste italiane.
Come ho scritto giorni fa, ora il punto di partenza si é spostato più a sud di SFAX, nella zona costiera di GABES.
Nello stesso tempo, a nord, in prossimità di TABARKA, stanno giungendo Migranti che seguono la rotta dorsale Algeria/Tunisia viaggiando sulla linea di confine montuosa.
La TUNISIA é impreparata ad affrontare questo nuovo massiccio esodo che diventerà ancor più forte se dovesse aprirsi uno scenario di guerra nel vicino NIGER.
L’ITALIA ha chiesto ieri ad una nave umanitaria (Astral-Open Arms) di riportare le Persone soccorse al largo, circa sessanta, in TUNISIA, indicandola come “Porto Sicuro”.
Ovviamente la nave si é rifiutata ed ha continuato la sua rotta verso Porto Empedocle.
Contravvenendo alle recenti disposizioni impartite, il Governo Italiano ha permesso alle navi ONG di soccorrere più barche in difficoltà e quindi di recuperare più Migranti.
I famosi “soccorsi multipli” fortemente negati.
E’ un chiaro segnale che anche a Roma regna la più totale confusione.
Si danno regole che poi vengono rimosse, indicazioni che vengono annullate e strategie palesemente ignorate.
Per la cronaca, ieri sera sono partite dalle coste tunisine (Sfax/Gabes) circa venticinque imbarcazioni.
Due sono naufragate subito ed i Migranti soccorsi dalla Guardia Costiera tunisina.
Bilancio : DUE MORTI.
Ieri, il Governo tunisino, ha ribadito, se ce ne fosse stato bisogno, che il Paese NON ospiterà Profughi in arrivo dai Paesi sub sahariani, né li accoglierà di ritorno dall’Italia.
Il rimpatrio é previsto SOLO per i tunisini, ma solo se e quando viene accertata la loro nazionalità.
Cosa difficilissima visto che la prima cosa che fanno, una volta in Italia, é nascondere i documenti di identità e fingersi di altri Paesi dove c’é uno “stato di guerra”.
Per oggi é tutto.
Buona giornata.