IL PACCO

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Credo che ormai anche quelli che hanno un Q.I. pari a zero, si siano resi conto che il famoso “memorandum” firmato in pompa magna nel palazzo di Cartagine, sia un “pacco” da far impallidire quello napoletano.

Dentro lo scatolone così ben confezionato c’é il nulla.
La prova sono le continue fughe dalla costa di Sfax, qualche kilometro di spiaggia davanti alle Isole Kerkennah che guardano direttamente Lampedusa.
Partono tutti da lì.
Costruiscono le bare in ferro, chiamate barche, direttamente sulle coste per evitare un ingombrante trasporto.
E sempre lì arrivano colonne di Migranti sub-sahariani in cerca d’imbarco.
Ma nessuno li vede, nessuno li nota, nessuno li sente.
Ogni notte salpano tre o quattro bare, si dirigono al largo delle isolette e prendono il mare aperto.
Poi affondano.
Molti vengono salvati, molti muoiono, molti sono quelli che voi chiamate “dispersi” e che noi chiamiamo “annegati”.
L’ennesima tragedia di ieri non li ferma.
Anche stanotte altre barche sono partite.
Una settantina di Persone che (forse) arriveranno nelle acque di Lampedusa nella mattinata.
Nel frattempo si sta aprendo una nuova rotta, quella di Gabes.
Gabes é una città un po’ più a sud, ha un deserto di pietre alle sue spalle, fondali bassi per le barche senza scafo, zero controlli.
Diventerà famosa tanto quanto lo é Sfax oggi.
Ovviamente é un segreto di Pulcinella, se lo so io, lo sanno anche tanti altri.
E dovrebbero saperlo pure le Brigade chiamate a fermarli sempre secondo il “pacco memorandum”.
Eppure Sayed era stato chiaro.
“Noi i Migranti sub-sahara, non li vogliamo”.
Né prima quando varcano le frontiere a sud, né dopo quando sono ripescati dalla Guardia Costiera italiana.
“Accettiamo indietro, con precise regole di rimpatrio, solo i tunisini”.
Gli altri, anche se da qui sono partiti, ve li tenete.
Allora, visto che NON li fermate quando partono, visto che NON li volete di “ritorno”, perché dovremmo darvi dei soldi ?
Questa é la domanda che i “Tre dell’Ave Maria” avrebbero dovuto fare e che si son ben guardati dal porre.
Il “pacco” era evidente, l’avrebbe capito perfino Malgioglio.
Adesso dovrebbe esser pagata la seconda tranche, quella di 105 milioni di euro che sommata alla precedente porta il costo totale a 255 milioncini.
Nemmeno a Napoli un pacco costa così tanto.
Rafforzate invece le misure di contenimento lungo la frontiera libica.
Sia da parte loro che nostra.
Si vuole impedire a chiunque di passare.
I libici son li per spingerli, noi di qui per re-spingerli.
Loro stanno in mezzo, nel deserto di nessuno, stremati, senza viveri, senza speranze.
E’ un’offesa a qualsiasi senso d’ Umanità.
Ma lo si sapeva bene, era chiarissimo a tutti che sarebbe andata così.
Perché quindi mostrarsi stupidamente orgogliosi d’aver ricevuto il pacco?
Forse per mostrarlo a tutti quelli che inneggiano alla Giorgia? Prima o poi scopriranno anche loro che dentro non c’é niente.
Ma a parte questo, la situazione é molto seria perché il flusso migratorio non s’arresta ed in Tunisia ne arrivano a centinaia ogni giorno.
Il Governo non li vuole, i tunisini non li vogliono, l’Europa non li vuole.
Qualcuno, per caso, si chiede dove li mettiamo?