LA MELONI HA MAL DI PIEDI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

La premier Meloni compare in conferenza stampa dopo mesi, si esprime genericamente sui temi spinosi che flagellano il suo governo ma il Corriere della Sera titola: “ Tacchi alti tutto il giorno, per la premier Meloni la conferenza stampa è un incubo: “Malissimo ai piedi”.

Non ho parole per dichiarare solidarietà alla presidente del consiglio, il mal di pedi dev’essere talmente insopportabile…
I tacchi saranno stati la ragione per cui Meloni non può ravvisare responsabilità della ministra Santanché e ne derubrica la demenziale postura istituzionale a fatto “extrapolitico”. La premier dice che la ministra fa benissimo il suo lavoro, cioè nove mesi per 9 milioni di euro buttati nella campagna “Open to meraviglia”. Mandate Santanché a ripetizione dalla Ferragni, oltre pagare gli stipendi ai dipendenti le sue aziende sono floride, invece quelle della Santanchè ottima imprenditrice?
Il mal di piedi inficia anche il giudizio sulla magistratura e il caso Del Mastro: “non c’è conflitto con la magistratura, se qualcuno si aspetta uno scontro resterà deluso”.
Ma cara, l’altro ieri ha millantato che la Magistratura fa opposizione attiva e oggi che il Gip non può sostituirsi al PM. Tradotto: “I miei ministri e sottosegretari non si toccano altrimenti è ovvio che attaccate me”, però non c’è conflitto. Per quanto riguarda Del Mastro, secondo Sole 24 Ore, non un giornale di comunisti, il PM ammette che Del Mastro ha commesso un reato ma non sapeva essenzialmente di commetterlo perché pensava che il fascicolo non fosse secretato. Perciò archiviamo tutto e famose na bira. Il Gip giustamente dice “mi sembra pochino per archiviare, un sottosegretario dovrebbe sapere cosa fa quando apre un fascicolo riservato e anche tu dovresti sapere che la legge non ammette ignoranza. La birra? Famo n’artra vorta”. Perciò non è colpa del Gip se gli argomenti del PM non convincono. Tipo che mi ferma la stradale perché sono sono passato col rosso ma ho pronta una tesi fenomenale: “ scusate non sapevo che il rosso significasse Alt, apposto così vero? “Certo dammi la patente che te la straccio all’istante”.
Inoltre secondo Meloni, il Gip non dovrebbe sostituirsi al PM e ok. Tuttavia…Il PM diventa giudice monocratico se dice “archiviamo” e nessuno può opinare. Non sembra molto equo perché un PM può pure sbagliare e se il giudice ravvisa lo sbaglio non può proporre la famosa birra di prima. Colpa del mal di piedi.
Premier moderata anche sul caso la Russa: “Capisco da madre la sofferenza del Presidente del Senato Ignazio La Russa, ma non sarei intervenuta, tendo a solidarizzare con le donne che denunciano”. Piuttosto diverso dalle parole che Meloni riservò a Beppe Grillo quando difese, malissimo, il figlio: “Mi ha colpito nel video di Grillo il modo in cui lui minimizza atti che nella migliore delle ipotesi sono un’umiliazione nei confronti del corpo delle donne, quando non violenza. Questo mi ha molto colpito ed è una cosa che da donna e da leader politico, ho trovato molto shoccante”. Questa volta niente shock ma minimo sindacale di solidarietà alle donne, un po’ meglio della vergognosa ministra Roccella, il che conferma l’atroce classe dirigente di cui si è circondata la Meloni .
Poi c’è la questione dell’Ucraina in Nato.
Zelensky chiede date certe e celerità. Meloni risponde: “si sono fatti passi avanti, l’Ucraina entrerà in Nato quando le condizioni lo permetteranno” che non dice nulla su un timing. E Zelensky chiede: “Cioè quando entrerò nella Nato?”  “Quando sarai grande” rispondono in coro i solidali europei.
“Nel Frattempo fa il favore – dice Biden- ferma i russi per la grande America e conta sulla solidarietà della comunità internazionale. Ah, già che ci sei conta pure sui morti.”