ARCHIVIATA LA DENUNCIA, GRAZIE DELLA SOLIDARIETÀ, AVANTI

DI GIORGIO CREMASCHI

GIORGIO crEMASCHI

 

La querela nei miei confronti da parte del sostituto procuratore di Piacenza è stata archiviata dal Tribunale di Napoli.

La denuncia nasceva da un mio articolo su Il Riformista un anno fa, quando la Procura di Piacenza aveva fatto arrestare sindacalisti della USB e del SiCobas con l’accusa di associazione a delinquere a fini estorsivi, per le lotte dei lavoratori della logistica. Al di là delle dichiarazioni di circostanza, questo provvedimento giudiziario colpiva la sostanza dell’iniziativa sindacale, naturalmente quella del sindacalismo non complice con i padroni. Infatti ogni vertenza sindacale che si rispetti si basa sul conflitto e sulla minaccia del conflitto.
Vorremmo questo aumento di paga e questo miglioramento delle condizioni di lavoro, altrimenti lottiamo. Questa “estorsione” nei confronti del padrone è la sostanza dell’azione sindacale degli ultimi centocinquanta anni, ed è tutelata dalla Costituzione. Se la si mette un discussione, i lavoratori perdono la libertà di agire per la propria dignità.
Nella logistica da anni ci sono colossali investimenti e ancora più grandi profitti. I lavoratori del settore, molti di loro migranti, da tempo sono in lotta per uscire da un terribile sfruttamento e conquistare condizioni di lavoro e salari dignitosi e adeguati ai guadagni dei padroni. In questa lotta, promossa ed organizzata soprattutto dai sindacati di base, i lavoratori hanno dovuto subire ricatti, licenziamenti, violenze fino alla uccisione di due loro delegati, AbdelSalam, militante, USB a Piacenza e Nabil, militante SiCobas, a Novara.
E infine oltre alla feroce intransigenza delle aziende i lavoratori della logistica hanno dovuto subire una crescente azione poliziesca e giudiziaria che colpiva le loro lotte. Cariche della polizia, denunce, provvedimenti amministrativi, Daspo e simili, sono precipitati a valanga su chi lotta e su chi le lotte organizza.
Il mio articolo denunciava tutto questo e chiedeva di schierarsi con la lotta per la dignità di questi lavoratori, perché questa è la vera democrazia.
Ora l’ordinanza del Tribunale di Napoli riconosce le nostre ragioni, grazie anche al meticoloso lavoro dell’avvocato Biagio Borretti.
Assieme a lui il mio ringraziamento va alle compagne e ai compagni della USB, di Potere al Popolo, di Rifondazione Comunista e a tutte e tutti coloro che mi hanno espresso solidarietà.
Io in realtà ho fatto poco, il più lo fanno coloro che sacrificano tanto, a volte tutto, in questa lotta per la dignità di chi lavora.
Per quanto mi riguarda oggi sono ancora più fermo nell’ andare avanti.
.
Forza compagne e compagni.