CARA ELLY…

DI SALVATORE GRANATA

 

Cara Elly Schlein mi rivolgo a te in prima persona.
Non stimo il PD, sia chiaro. E credo che non lo farò mai.
Però questo è il momento di capire chi sei, politicamente parlando. È il momento di capire dove vuoi andare a parare.
Fai un bel comunicato come fece Giuseppe Conte con Di Maio ai tempi della scissione.
Del tipo:
“A chi non piace la mia linea politica è pregato di passare con Renzi e Calenda”. Con tono affettuoso, democratico.
Il rischio di perdere voti e parlamentari attuali sarebbe grandissimo (già è accaduto dopo la manifestazione di sabato a Roma) oppure potresti avere un trionfo, chi lo sa. Ma se sei “di sinistra”, la cosa non dovrebbe preoccuparti. Prima i cittadini meno fortunati.
Ti dovrebbe venire spontaneo schierarti dalla parte dei precari che è uno dei temi sociali fondanti, appunto, di una vera sinistra.
Vai…fammi (o anche facci) vedere la carica rivoluzionaria e partigiana della tua nuova segreteria. O l’eterna stasi democristiano-lettiana con “scappellamento a destra”.
Dici NO alla guerra, all’invio di armi (anche se ormai in Europa hai votato a favore), a tradire alleati ed elettori. Dici SÌ al salario minimo, all’abolizione del “rosatellum”. Fai tu, non so.
Un ammiratore nostalgico di Berlinguer e Pertini. Una persona obiettiva. Ma di sinistra, quella vera. Nella vita e in tutti gli aspetti sociali.
Ah, sai perché ti chiedo un comunicato? Per non sentire più quelli di destra che vi tacciano di comunismo e altre barzellette per intercettare i delusi o spingere la gente all’astensionismo, confondendovi con la DC, ma soprattutto per constatare la tua sincerità politica nei confronti della Comunità pentastellata e degli italiani in generale.
Tutto qua.