GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Giornata Mondiale della Terra.

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E quindi? Quindi niente, belle manifestazioni, buone intenzioni ma i fatti parlano chiaro, interessa a pochi la questione climatica.
Iniziamo dal dire che non intendo scaricare nessuna responsabilità agli elettori per le loro scelte. Esse sono sempre rispettabili, è la democrazia ed io, credetemi, sono ossequiosa rispetto alla libertà di poter indicare i propri governanti e amministratori.
Tutte le opere che saranno realizzate con il PNRR (se riusciranno a farle) non terranno conto del loro impatto sul clima.
Lo hanno deciso, nella scorsa legislatura, Draghi e la sua maggioranza nell’assenso generale. Ammetterete che si parlò pochissimo di questa decisione perché non c’era nessuna opposizione se non quella nostra e della presidente della Commissione Ambiente Vilma Moronese.
Ma chi ha vinto le elezioni nel settembre del 2022 è ancora più ostile alla transizione ecologica, basta leggere ciò che dichiarano Malan di FDI o gli stessi Salvini e Meloni.
A Roma si sceglie l’inceneritore, i rifiuti possono essere bruciati anche nei cementifici senza controlli (sempre grazie a Draghi e alla sua maggioranza), è stato restituito il via libera ad Ex Ilva di inquinare con tanto di immunità penale e amministrativa, si fanno battaglie di retroguardia contro efficientamento energetico e contro le auto elettriche. Il tutto come se la salvaguardia ambientale non fosse un’enorme opportunità per nuovo lavoro e per una ripresa economica consistente.
I governi e i partiti continuano ad avere alti consensi nonostante queste decisioni.
A questo punto, a chi interessa l’ambiente e la nostra salute? A ben pochi, dobbiamo prenderne atto.
Questo non significa che in me abbia preso il sopravvento la resa. Proprio no, anzi sono più determinata che mai ma permettetemi di dire che i post, le sfilate e le belle dichiarazioni di oggi puzzano di una soffocante ipocrisia.
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Foto di Nicola Virzì