SI FISSI UN’ANCORA AL COLLO DI GIUSEPPE CONTE

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

IL TENTATIVO DI ADDEBITARE a Giuseppe Conte i morti causati dall’inefficienza della sanità lombarda è quanto di peggio possa offrire la magistratura bergamasca che mi auguro operi svincolata da influenze di natura politica.
Resta acclarato che il governo dell’epoca fece quanto in suo potere per allertare le regioni affinché si evitasse il disastro che invece investì la Lombardia come nessun’altro territorio.
Dopo aver assistito a un teatro mediatico dell’assurdo in cui giornalisti del calibro della Merlino o della Palombelli si produssero in prestazioni penose per un verso e razziste nell’altro, ora si vorrebbe salvaguardare il blasone della scricchiolante sanità lombarda e indicare l’antipatico Giuseppe Conte come causa delle morti.
Ma come mai Giuseppe Conte sarebbe stato l’artefice della strage lombarda se la stessa cosa non è avvenuta nel resto d’Italia? Forse dipenderà dal fatto che nel motore economico del paese il sistema sanitario sia pieno di falle a meno di non rivolgersi ai privati?
E diciamolo apertamente, all’epoca della pandemia anche nell’ambito privato i signori Zangrillo e Bassetti non aiutarono con valutazioni surreali e virus morti prima dell’estate ma resuscitati in autunno. Con l’aggravante che la stampa di Cdx invocava riaperture immediate già dal Maggio 2020. Indaghiamo Zangrillo, Bassetti e i direttori dei giornali per epidemia colposa? E’ stato forse l’ex premier a ordinare che in Lombardia gli anziani post covid e non ancora guariti venissero parcheggiati nelle RSA dove il virus poté propagarsi indisturbato e fare una strage? La storia ragazzi, studiare la storia!
L’atteggiamento della magistratura, per cui generalmente ho il massimo rispetto, è sconcertante perché non tiene conto di fattori oggettivi: a testimoniare la tempestività con cui il governo italiano reagì nonostante il ritardo dell’ OMS nel definire lo scenario pandemico mentre propagandava che la Cina non offriva informazioni sufficienti- dato che nessuno può verificare magistratura compresa- c’è il DECRETO-LEGGE 23 febbraio 2020, n. 6. “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” e tutte le circolari indirizzate alle singole regioni che perciò avrebbero dovuto disporre ogni precauzione affinché l’epidemia fosse contenuta.
Più di una volta si è provato a incastrare l’ex premier su questioni già chiarite e il sapore di questa iniziativa ennesima è molto rancido.
All’epoca dei fatti il virus era realmente sconosciuto e additare Giuseppe Conte sembra piuttosto artificiale perché si dovrebbe indagare ogni direttore sanitario che dal Dicembre 2019 in poi ha sottovalutato un virus a malapena individuabile. E nonostante il tempo trascorso non si dissipa la nebbia intorno alle origini del Covid 19, costato milioni di morti in tutto il mondo.
Anche nel caso della pandemia abbiamo visto mistificazioni terrificanti, la retorica sui vaccini ne è un esempio, lo dico da vaccinato naturalmente.
Poi secondo quanto affermato dal direttore dell’FBI il Virus sarebbe stato originato da un incidente in un laboratorio di Whan in Cina, ma la notizia non ha alcuna corrispondenza reale, sembra tattica USA legata allo scenario bellico Ucraino che la Cina non condivide con Washington. Nonostante le affermazioni di Christopher Wray e il fatto che la Cina rigetti ogni illazione, le agenzia governative Usa sono giunte a conclusioni diverse ma non si sa se ciò dipenda dal fatto che a Whuan collaborassero alla manipolazione di virus dannosi per la specie umana scienziati cinesi, americani e francesi. Su questo c’è silenzio naturalmente.
Essenzialmente nessuno conosce la verità sulle origini del virus e nessuno (eccetto chi eventualmente l’ha manipolato, sempre che sia vero) sarebbe stato in grado di prevederne gli effetti al principio della storia.
Perciò l’operato della magistratura non mi sembra proprio quello di un organo obiettivo e trasparente, soprattutto in un momento ove libertà di stampa va a braccetto con menzogna, l’avvocatura dello Stato si ritira per mano della premier Meloni e immediatamente dopo viene magicamente riabilitato Silvio Berlusconi dalla magistratura ordinaria perché le accuse erano tutte inventate e i giudici avevano capito male. Contestualmente invece Giuseppe Conte viene mediaticamente condannato dai giornali di Cdx, i quali all’epoca del loro padrone plurindagato invocavano in lacrime il “fumus persecutionis”.
.
Ma bisogna dirlo: nel caso di Conte si dovrebbero invocare l’eruzione e i fumi del Krakatoa tanto sono grotteschi e interminabili i tentativi di delegittimarne la figura. Fissategli un’ancora al collo e gettatelo nei flutti tanto uno più uno meno nella Repubblica della menzogna non fa alcuna differenza.