DI LEONARDO CECCHI
Trovo onestamente assurdo che Giuseppe Conte e Roberto Speranza siano da oggi indagati per la mancata zona rossa di Bergamo.
Peggio ancora: per epidemia colposa.
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Vorrei ricordare che questo Paese ha affrontato per primo qui in Europa quella che è stata un’emergenza globale come si non vedeva da decenni.
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Senza mezzi, senza risorse sufficienti, senza neppure sapere bene che cosa si stesse fronteggiando.
Però la situazione è stata gestita e si è evitato il collasso totale.
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Lo si è evitato con scelte che tanti non hanno condiviso, scelte prese ad esempio da paesi europei che le hanno fatte loro e messe in atto, paesi europei che si sono poi sperticati nell’elogiare l’Italia.
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Responsabili, perché quando c’era chi voleva “aprire tutto” perché faceva comodo dirlo, è stato detto no per salvare vite umane. Ma pagando un prezzo politico non indifferente. E consentendo ad alcune forze politiche di lucrare centinaia di migliaia di voti su questo.
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Per queste ragioni, pur rispettando la giustizia e il suo corso l’indagine su loro due mi sembra assurda.
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A Conte e a Speranza, solidarietà.
