L’AUTO ELETTRICA SECONDO IL MINSITRO DELL’AMBIENTE FRATIN

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Vediamo cosa pensa sull’auto elettrica il ministro dell’ambiente Gilberto Picchetto Fratin, la cui somiglianza col maestro Yoda di guerre Stellari è strabiliante. Peccato che il nome del ministro sia è un’aggressione all’infanzia, “Picchetto alla lavagna”… E’ quasi disturbante.
Comunque Picchetto alias Yoda pronuncia : “L’auto elettrica è fatta solo per i ricchi e, forse, pesa anche troppo sulle casse dello Stato”.
Certo in quanto a saggezza Picchetto dista assai da Yoda; che l’auto elettrica sia solo per ricchi è una sciocchezza dato che le auto per ricchi esistono da prima di quella elettrica. Le Ferrari sono forse costruite per l’operaio metalmeccanico o il bidello.. E il segmento d’utenza dell’auto elettrica non è quello della Ferrari.
Ma annoto con gioia che mentre una Yaris ibrida viaggia sui 20mila euro circa, una 500 elettrica, cioè roba di casa nostra, costa quasi 30mila euro. Poi qualcuno si lamenta se il mercato dell’auto italiana è in contrazione.
Ma Picchetto si guarda bene dall’affrontare il discorso in modo organico: a parte i listini altissimi nel mercato risultante dal liberismo senza freni sempre tanto difeso e propinato come necessario dalla nostra Dx, lo Stato potrebbe incentivare l’elettrico detassando realmente l’auto, perciò una Yaris ibrida, IVA esclusa potrebbe costare meno di 16mila euro. Dopodiché non si capisce perché parlare di elettrica per ricchi e sembrare la versione cazzara del maestro Yoda.
Oltre questo dobbiamo osservare che usare carbone o gas per produrre energia elettrica equivale a rendere l’auto indirettamente inquinante come qualsiasi cosa che oggi necessiti di energia elettrica per lo più prodotta con combustibili fossili.
Ma se c’è una cosa a cui nessuno è mai stato interessato, questa è risolvere la dipendenza energetica investendo in fonti davvero alternative, ecco cosa dovrebbe segnalare un ministro dell’ambiente.
Invece se evitiamo il gas russo per portare a casa quello degli altri, qualitativamente inferiore e giocoforza più inquinante, sembriamo stupidi pedissequamente allineati a un modello economico lungimirante come una cicala.
A questo aggiungerei che forse preoccuparsi dei poveri va oltre la superficialità di Picchetto. In tanti non possono permettersi alcun tipo d’auto visti i costi di carburante, assicurazione, bolli, revisioni obbligatorie e orpelli vari. La verità è altro: in generale l’auto è per sempre meno persone.
Ma in una cosa Picchetto è senz’altro equo: se l’elettrico non è per tutti, l’inquinamento riguarda proprio tutti e dev’essere questa la ragione per cui meglio l’economia a carbone piuttosto che la conversione verso un sistema produttivo e di consumo ecologico.
Per quanto riguarda invece gli incentivi pesanti per le casse dello Stato, sono dell’altro giorno i numeri sull’evasione estrapolati dalla GDF: nel 2022 abbiamo perso quasi 100 miliardi. Immagino pesino più di eventuali incentivi e più dei 7 miliardi investiti per il RdC dai governi precedenti dato che la Meloni ha tagliato le risorse per la misura grillina.
Cioè le chiacchiere dei ministri stanno a zero, a fronte dei dati numerici l’inconsistenza dei cavalieri Gedi meloniani fa venire la diarrea anche a organismi senza fondo schiena.