QUEL VIA VAI DI ATOMICHE SUL BALTICO MENTRE L’UE SPARA SANZIONI

DI MICHELE MARSONET

 

 

La Russia muove la sua Flotta del Nord nel Mar Baltico che avrebbe a bordo anche armi nucleari e questo, secondo lo spionaggio norvegese, sarebbe una novità pericolosa, memoria di Guerra Fredda. Ma in Ucraina la guerra è calda e sfiora i Paesi Nato dell’area molto anti russi, che ora scoprono il rischio MISANDERSTANDINGl’incidente atomico per errore.
Contro la Flotta del Nord, decimo ‘pacchetto’ di 11 miliardi di sanzioni Ue, e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Per la prima volta la proposta di sanzionare anche l’Iran, troppo amico di Mosca, e l’Ue si allinea al Pentagono.

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Allarme atomico nel Baltico

Diventa sempre più esibita e preoccupante la contrapposizione tra Nato e Federazione Russa nel Nord Europa. Secondo fonti dell’intelligence norvegese, la flotta russa del Nord avrebbe imbarcato sulle armi nucleari tattiche, testate che possono essere lanciate sia dai sommergibili che dagli incrociatori. ‘Quasi normale’ ai tempi della Guerra Fredda.
Un ‘quasi normale’ interpretato come minaccia dai Paesi Nato che si affacciano sul Mar Baltico e che di fatto appoggiano in modo diretto, fornendo armi, il governo di Kiev. Inutile sottolineare che questa mossa può condurre a un coinvolgimento frontale dei Paesi dell’Alleanza Atlantica nella guerra in corso in Ucraina.

Coinvolgimenti e rischi d’errore

Per coinvolgimento frontale, ovviamente, s’intende la possibilità –che diventa sempre più concreta – di scontri diretti tra navi e aerei russi da un lato, e navi e aerei Nato dall’altro.
La presenza di testate nucleari che si muovono praticamente incontrollabili nel Baltico (oltre alle postazioni a terra e note nella enclave russa di Kaliningrad) rende la situazione ancora più complicata di quanto fosse finora. Questo perché possono verificarsi ‘incidenti’ casuali che sfuggono al controllo dei rispettivi comandi centrali.

La “normalità” atomica

Ai tempi della ex Unione Sovietica la presenza di armi nucleari anche in quell’Area strategica era considerata normale. La Federazione Russa post sovietica, da 30 anni a questa parte, non risulta avesse ancora compiuto un simile passo.
La mossa di Mosca ha un preciso significato di deterrenza. I russi, agendo in questo modo, intendono scoraggiare l’appoggio, tanto militare quanto politico, a Kiev. Ma non vi sono segnali che i governi di quei Paesi Nato intendano diminuire il loro impegno nel conflitto ucraino, anche se sono altri i sostegni decisivi

I tre aerei russi a sfiorare la Polonia

Abbiamo già dei tre aerei militari russi, provenienti dalla enclave di Kaliningrad, hanno ’sfiorato’ lo spazio aereo polacco. Sono stati intercettati e allontanati da due F-35 olandesi decollati dalla base polacca di Malbork, antica sede dei Cavalieri Teutonici.
Episodi di una tensione militare che senza apparenti svolte da tutte la parti in campo, quelle ufficiali in guerra, e il più composito fronte occidentale Nato a guida Usa coinvolto.

Nel timore, sempre presenta di un errore umano che possa scatenare l’uso di quegli ordigni che starebbero ora navigando per il Baltico, divenuto mare ostile per la Russia.

 

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MISANDERSTANDING

Stanislav Petrov: l’uomo che ha salvato il Mondo

Il 26 settembre 1983 Stanislav Petrov, tenente colonnello dell’esercito sovietico, ha il turno di notte: nel bunker Serpukhov 15 deve controllare i dati che vengono inviati dai satelliti che spiano i movimenti degli armamenti statunitensi. D’un tratto i suoi schermi gli indicano che cinque missili intercontinentali sono partiti da una base nel Montana. Petrov sa benissimo ciò che deve fare nel caso di un attacco nucleare preventivo da parte degli USA. Sa che, dopo la comunicazione ai superiori, l’allarme lanciato percorrerà la scala gerarchica e porterà in pochi minuti alla massiccia operazione di rappresaglia: partiranno missili balistici sufficienti a distruggere obiettivi strategici in Inghilterra, Francia, Germania Ovest e Stati Uniti.

Era un periodo di grandissima tensione tra le due superpotenze. All’inizio del mese un caccia sovietico aveva abbattuto un aereo di linea sudcoreano con 269 che, per errore, era penetrato nello spazio aereo dell’URSS. Pochi mesi prima il Presidente Reagan aveva coniato l’espressione “Impero del Male” e annunciato il programma delle guerre stellari. Si programmava il dispiegamento dei missili Pershing in Europa. Al Cremlino c’era Yuri Andropov che si era convinto che gli USA stavano preparando un attacco, un primo colpo nucleare.

Perché solo cinque missili? Sapeva quale fosse il suo compito, ma pensò che un attacco preventivo, tale da scatenare la terza guerra mondiale, e per di più atomica, non sarebbe mai potuta partire con soli cinque missili. E nello spazio di pochissimi secondi prese la decisione più importante della sua e delle nostre vite! Interpretò il segnale come un errore del satellite. Gli storici scrivono che ciò che il satellite sovietico interpretò come il lancio di cinque missili balistici intercontinentali dalla base nel Montana era in realtà l’abbaglio del sole riflesso dalle nuvole.

In questi ultimi anni il tenente colonnello Stanislav Petrov ha ricevuto molte onorificenze; nel resto del mondo, ma non in patria.

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Articolo di Michele Marsonet, dalla redazione di

17 Febbraio 2023