DI GIORGIO CREMASCHI
Dopo 30 anni di propaganda sul “voto utile “, la grande maggioranza dei cittadini ha deciso che votare è inutile.
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Il dominio trentennale dell’imbroglio del voto utile ha distrutto il senso stesso del votare.
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Alla fine, seguendo le regole di questo imbroglio, le principali forze politiche si sono trovate assieme sulle principali scelte di fondo, dalla guerra alle politiche economiche e sociali. Poi alle elezioni hanno inscenato il teatrino delle grandi contrapposizioni, ma il pubblico non ha gradito lo spettacolo.
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Così la destra può stravincere, galleggiando sul mare della rassegnazione e della sfiducia.
Un mare alimentato dalla finta opposizione, che ultimamente si è distinta dalla destra solo per accusarla di non essere convintamente guerrafondaia.
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Basta con gli imbrogli e le finzioni che hanno reso il voto inutile.
