BIZZARRA

DI GIANCARLO SELMI

 

Bizzarra.
La pretesa del “Lucertolone” di imporre al venditore un tetto al prezzo del gas. Ancora più bizzarro il tentativo di coinvolgere, nella pretesa, i partners europei che, infatti, nessuno se lo è filato nemmeno di striscio. Nonostante i titoli dedicati all’iniziativa dalla amente stampa italiana e dagli “slinguatori” giornalisti, che di rassegnarsi all’idea che Sir. Lucertola sia, in realtà, un “travet” sopravvalutato, non ci pensano affatto.
Ancora più bizzarro scoprire dai titoli dei giornali, che il “Lucertolone” la pensi, oggi, come la pensava sei mesi fa Giuseppe Conte e che parli di azione comune europea, di Recovery energetico. Quando Conte parlava di stoccaggi comuni europei, di azione congiunta nelle politiche di approvvigionamento, dov’era?
Dov’erano lui, il “transitore ecologico” Cingolani ed il transitato (e meno male) Di Maio? Forse in qualche viaggio della speranza, a mangiare tartine algerine. Viaggi tanto inutili quanto pubblicizzati, propedeutici, nonostante dichiarazioni esultanti e foto sorridenti, all’attuale disastro.
E mentre il coinvolgimento europeo tentato da draghetti e cingolati (Di Maio e dal grossista di bibite), non produce altro che uno strepitoso invito al risparmio, roba da piegarsi in due dalle risate e che fa riflettere su quanto sia veramente autorevole quello “che tutto il mondo ci invidia”, la Germania va avanti come un treno ed imita la Gran Bretagna. 200 miliardi di sostegni, mentre la Meloni telefona ogni 30 secondi a Sir Lucertola per chiedergli consigli. Dopo un anno e mezzo in cui ha dichiarato che allo stesso Sir Lucertola si opponeva. Il tutto senza un vero programma, senza un piano di lavoro
Non trovate il tutto bizzarro?
E a voi, quelli che con Conte vi lamentavate di tutto: non l’avete voluta la bicicletta? Adesso pedalate. E preparatevi al peggio.