“IL GIOCO DELL’OCA”

DI MARISA CLARA CELESTE CORAZZOL

 

Grandi “statisti” dell’ultimo condominio di borgata, si dilettano al “gioco dell’oca”.
Ci e vi prendono in giro perché convinti che nessuno sappia o conosca “le regole del gioco”. Sanno bene, questi “luminari della scoperta dell’acqua calda”, che la Società algerina “Sonatrach” è detenuta per il 49% da “Gazprom”. Ma fingono di non saperlo. Parrebbe davvero brutto nei confronti dei loro “protettori” d’Oltre Oceano che, ovviamente, ne sono ampiamente al corrente. E afferma “Forbes” inoltre, che la partnership quasi paritetica tra “Sonatrach”, è la stessa che ha stretto accordi con Eni, e la compagnia russa Gazprom sullo sviluppo di un nuovo giacimento petrolifero nella regione di El Assel.
Alla luce di ciò, i proventi dei nuovi accordi con l’Italia o con eventuali altri paesi europei potrebbero ottenere l’effetto “indesiderato” (per finta) di finanziare indirettamente la stessa Russia, tramite l’acquisto da parte del governo algerino dei suoi dispositivi militari. Intanto, qui ed ora, si sta delineando – anzi è già qui – l’altissimo rischio che questa “serva Europa”, si ritrovi presto a dover andare a baciare la pantofola dell’ odiato “zar” russo il quale, nel frattempo, viaggia spedito alla creazione di un nuovo ordine mondiale insieme con la Cina, il Brasile, il Sud Africa e l’India. A questi primi cinque, chiedono l’adesione l’ Argentina, l’Iran, l’Egitto e financo l’ Arabia Saudita. (Pensa un po’: anche l’ Arabia Saudita!)…Quindi, “BRICS” che, con il 42% della popolazione ed un quarto del PIL mondiale, permettono alla Russia di affermare che non è sicuramente isolata . La Cina aveva voluto aggiungere la « S » al gruppo dei “BRIC” per « South Africa », invitando Pretoria a raggiungerli alla vigilia di Natale del 2010.
Dodici anni dopo, la diplomazia cinese vuole ancora allargare l’alleanza, ma in uno spirito opposto alla sempiterna “mentalità di guerra fredda” che Pechino rigetta sugli Stati Uniti e sui loro alleati. E chi ne pagherà le conseguenze?… Sempre la “serva Europa” per colpa degli improvvisati “amministratori di condominio” che ne reggono le redini.