OGGI HO VISTO MIO PADRE…

DI ANTONELLA PAVASILI

 

Stavo uscendo da un parcheggio, dietro di me una macchina parcheggiata male, in doppia fila, mi impediva di uscire.
A bordo un anziano signore, seduto lato passeggero.
Mi ha vista e si è subito agitato.
Sono scesa dalla macchina, mi sono avvicinata sorridendo sotto la mascherina e gli ho detto di stare tranquillo, che non avevo fretta.
Lui mi ha spiegato che il figlio era sceso un attimo nel negozio li vicino e che lui non sapeva più guidare.
Ha aggiunto, quasi scusandosi, che lui un tempo guidava benissimo ma che ormai a causa dell’età e della salute non ci riusciva più e che non si rassegna.
Lui parlava e io vedevo mio padre.
Lo vedevo l’ultima volta che ha guidato, che ricordo benissimo, ed ha rigato la macchina perché non vedeva più bene e stava già male.
Mi aveva preceduta per spostare la macchina dal parcheggio sotto il sole rovente e farla rinfrescare un po’ prima di partire per andare dal medico.
Risentivo le sue parole “non è cchiú cosa pi mia guidari… non mi rassegnu…”
Vedevo il sorriso di mio padre alle mie parole “e che problema c’è? Guido io…lo sai che guido bene…me lo hai insegnato tu…”
Le ho ripetute quelle parole, a quel signore anziano mortificato perché la macchina di suo figlio mi impediva di uscire.
“E che problema c’è? Guida suo figlio…”
Lui ha sorriso, mi ha detto “Ora gli telefono…lei avrà fretta…”
No, davvero, nessuna fretta…lei stasera mi ha fatto star bene.
L’ultima frase non gliel’ho detta, ma l’ho pensata.
Pochi minuti e il figlio è uscito.
Mi scusi, grazie per la pazienza.
Di nulla…grazie a lei…
…che mi ha fatto rivedere mio papà.
È stato un attimo, ma mi è bastato..