AL QUIRINALE UNA PERSONA DEGNA. NON UNA DONNA PER FORZA

DI CLAUDIA SABA

“Vogliamo dirlo con chiarezza: è arrivato il tempo di eleggere una donna. Il tempo di una donna capace, credibile, competente. E abbiamo solo l’imbarazzo della scelta”.
Queste parole le ho lette oggi sulla pagina social di un noto giornalista.
E d’impatto ho pensato
“Ha ragione. Finalmente
qualcuno che propone una donna”.
Ma quel pensiero è durato solo un attimo.
Perché quelle frasi apparentemente dalla parte delle donne, sono le tipiche frasi manipolatorie che tentano di far passare per buono un concetto che buono non è.
A noi non serve una donna presidente perché “è arrivato il momento”.
Non abbiamo bisogno dello zuccherino per rabbonirci come si fa con i cavalli.
Noi siamo “persone”.
E sinceramente dello zuccherino possiamo farne volentieri a meno.
A noi, come presidente della repubblica, serve una persona onesta e perbene che possa rappresentare al meglio il paese.
Donna o uomo non fa alcuna differenza.
È proprio qui il problema.
Ridurre tutto al genere e non alla qualità e il valore di una persona.
Continuando a dividere gli esseri umani tra specie, genere, sesso.
Uomo e donna.
Certe frasi che riportano indietro anni luce dimostrano che tutti questi anni di lotta femminista non hanno insegnato proprio nulla.
Perché quelle frasi continuano a dividere donne e uomini invece che unirle con l’unica parola possibile e che può essere ammissibile in un mondo alla pari: “Persona”.
La parità di genere si avrà soltanto quando non avremo più bisogno di dividere il femminile dal maschile.
Quando vedremo riconosciuti i nostri diritti.
Soltanto allora saremo oltre i soliti stereotipi sessisti.