ASPETTIAMO LA TRAGEDIA?

DI CLAUDIA SABA

 

Siamo a Caltanissetta.
Lei è vittima di violenza da 19 anni.
Violenza continua da parte del marito che non smette di maltrattarla neppure durante le cure di chemioterapia.
I due si erano conosciuti ai tempi della scuola.
Ma l’incubo per lei inizia quando si accorge di aspettare un bambino.
I genitori di lui li obbligano al matrimonio.
Si sposano e vanno a vivere con i suoceri.
Una famiglia religiosissima
compreso il marito di lei che frequenta assiduamente la chiesa cristiana evangelica ma che dentro casa si trasforma in marito e padre padrone.
Violento, sprezzante e offensivo.
“Sei grassa”, “sei pazza”, “sei inutile”, sono alcune delle frasi che le rivolge quotidianamente.
Oggi lei pesa 40 chili.
Le botte iniziano a farle male anche dentro.
E nonostante sia finita in ospedale più volte soltanto adesso ha trovato il coraggio di denunciare e dire basta alla violenza.
Ha denunciato più volte.
Ma nulla si è mosso.
Lui intanto continua a picchiarla.
La polizia, intervenuta in casa, ha trovato lei e suo figlio pieni di lividi.
Ma il provvedimento della Procura ancora non arriva.
Aspettiamo la tragedia?