LE TRASFORMAZIONI DI RENZI

DI GIANCARLO SELMI

In natura nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Detto valido pure in politica. Guardate in cosa si è trasformato il fu rottamatore. In quante cose, nella sua troppo lunga carriera politica, si è trasformato. Quante trasformazioni ha avuto. Ha rottamato tutto e tutti con parole d’ordine di sinistra. Slogan che emozionarono e che entusiasmarono tutti quelli di sinistra, che poi furono gli stessi a consentirgli di rottamare la stessa sinistra, insieme a 50 anni di lotte dei lavoratori, la dignità e quello che restava della speranza, dopo anni di Berlusconi e berlusconismo. Bene: finalmente ha deciso di rottamare sé stesso, non senza aver prima consegnato il paese alle destre e alla parte più retriva e conservatrice di Confindustria.

Il socialista neoliberista. Il progressista restauratore. Un ossimoro vivente. Il più grande propugnatore del neoschiavismo. Il supremo cancellatore della dignità nel lavoro. Il nemico dichiarato dei poveri ed assertore della necessità sociale della povertà. Una sorta di Robin Hood al rovescio, un personaggio viscido, viscoso, un “traditore” seriale, nascosto nell’ombra e che ha sempre colpito alle spalle chi gli ha dato, incautamente, fiducia.

Adesso è il principale nemico del Reddito di Cittadinanza, ma continua ad essere nemico, più complessivamente, di qualunque politica sociale e di redistribuzione. È nemico del welfare, che ha sistematicamente smantellato con tagli lineari, sin dal primo giorno del suo incarico di premier. È il nemico dichiarato degli ultimi, dei disabili, delle politiche di inclusione sociale. Il peggior politico di tutti i tempi, forse anche più di Berlusconi, perché ambiguo, cavallo di Troia, dentro la sinistra, della peggiore destra possibile. Oggi le trasformazioni si stanno completando: entrerà a fare parte di quel campo politico che sempre gli è stato congeniale, la destra. Lo farà ufficialmente. Una ottima operazione di chiarezza. I suoi già applaudono i discorsi di Salvini (vedi Faraone), cominceranno a votare e fare fronte con la Lega.

Il PD è ancora troppo pieno di suoi amici. Ed i suoi amici sono esattamente come lui, la fine del Conte II e le manovre di Marcucci and Co. lo dimostrano. Con quel PD è difficilissimo trovare punti di contatto ma, soprattutto, fidarsi. Stia attento Conte.

L’Italia sarebbe il paese più bello del mondo, senza Renzi ed i renziani. L’invito alla gente di sinistra che vota o ha votato PD, è quello di rinsavire, di votare la sinistra vera, di abbandonare quel partito falso, quella rappresentazione “macchiettistica” della sinistra e votare quella vera: Bersani e/o Fratoianni. Perché solo con un PD diverso (e cambierà solo se si indebolirà), senza di loro, si potrà costruire un’Italia diversa e più solidale. Si potranno definire politiche che salvaguardino finalmente i diritti sociali. Abbiamo Conte e Bersani, facciamoli vincere e rendiamo l’Italia il paese più bello del mondo.