EUROPEI 2020 – L’ITALIA TRAVOLGE ANCHE LA SVIZZERA, 3 A 0 DEGLI AZZURRI SUGLI ELVETICI

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Fedele al detto “squadra che vince non si cambia” Mancini manda in campo gli undici che hanno battuto la Turchia nella gara d’esordio. Gli azzurri se dovessero vincere questa gara avrebbero la certezza di passare al turno successivo.

La Svizzera di Petkovic, che ha avuto un’esperienza nel nostro calcio alla guida della Lazio, è un banco di prova importante per gli azzurri. Gli elvetici sono 13’ nel ranking FIFA, appena dietro alla Germania e prima di squadre importanti come Croazia, Olanda e Svezia. Gli svizzeri, dopo il pari con il Galles, devono vincere per poter ancora sperare nella qualificazione anche perché nel pomeriggio il Galles ha vinto contro la Turchia portandosi momentaneamente in testa al girone con quattro punti.

La gara inizia con gli elvetici molto aggressivi e in pressing molto alto sugli azzurri. Per una diecina di minuti mantengono il pallino del gioco ma è l‘Italia però a cercare il gol con un colpo di testa di Immobile da buona posizione alto di poco.

Dopo la “sfuriata” della Svizzera l’Italia pare aver preso le misure degli svizzeri ed il centrocampo azzurro comincia a macinare il solito gioco con Barella, al solito molto dinamico, Jorginho a dirigere il gioco da par suo, e Locatelli che, in serata ispirata, si spinge molto in attacco.

E’ Poi Spinazzola a suonare la carica producendosi in un paio di fughe sulla destra che mettono i brividi agli elvetici.  Il vantaggio pare essere nell’aria e si concretizza al minuto 24: calcio d’angolo di insigne, Chiellini al centro dell’area insacca ma il gol è annullato per fallo di mano dello stesso. Alla ripresa del gioco Chiellini è costretto ad uscire per infortunio muscolare lasciando il posto ad Acerbi.

Il vantaggio degli azzurri però tarda solo due minuti a concretizzarsi. Al 26° infatti Berardi parte sulla destra, entra in area e crossa su Locatelli che da posizione di centravanti irrompe mettendo in rete in anticipo su tutti.

In tutto questo la Svizzera non ha ancora tirato verso la porta di Donnarumma. Tanti passaggi, tante azioni della squadra di Petkovic che si infrangono però sulla trequarti senza poter mai entrare in area, bisogna dire quelle poche volte che i nostri centrocampisti vengono superati.

Il primo tempo si esaurisce con l’Italia sempre in possesso palla, con tanti recuperi a centrocampo e ripartenze veloci innescate dal centrocampo per Berardi a destra ed Insigne a sinistra con la Svizzera che soffre a contenere i due esterni d’attacco.

Nella ripresa la squadra di Mancini insiste alla ricerca del raddoppio. Intanto il centrocampo è nelle mani di Jorginho e compagni che non danno chance alla squadra di Petkovic di reagire e mettere in difficoltà l’Italia. I nostri difensori concedono zero opportunità a Shaqiri che nonostante si dia molto da fare non ottiene molto, solo un tiro alle stelle.

La squadra di Mancini da l’impressione di poter dilagare ma prima Spinazzola, poi Immobile superati i propri avversari, all’interno dell’area mancano il tocco finale per raddoppiare e mettere il risultato in sicurezza. Ma comunque il raddoppio arriva. E’ ancora Locatelli ad andare a rete, questa volta il centrocampista del Sassuolo si esibisce in un tiro dal limite dell’area, una vera sassata, che sorprende il portiere Sommer,ì che non abbozza neppure il volo, 2 a 0.

Risultato fino a questo momento meritato per gioco, impegno e grande equilibrio. La squadra gioca un buon calcio, rispetta le distanze tra reparti, vince quasi tutte le seconde palle dimostrando anche un’ottima condizione atletica. Per completare l’opera c’è “gloria” anche per Donnarumma che si produce in un doppio intervento nell’unica azione svizzera veramente da gol, mantenendo così la porta inviolata anche in questa seconda gara.

A questo punto Mancini cambia qualche cosa. Richiama Insigne in panchina per Chiesa, negli ultimi minuti manda in campo Toloi per Berardi e Pessina per Locatelli. Con questi innesti Mancini cambia modulo passando al 3 5 2, avanzando quindi i due esterni di difesa con un centrocampo a 5 e in avanti Chiesa ed Immobile, e almeno per quanto si è visto ha funzionato, tant’è che la squadra così messa in campo ottiene il terzo gol con Immobile che suggella una buona prestazione, forse non all’altezza di tante altre ma giocando sempre con impegno e tanta volontà.

Secondo 3 a 0 quindi in questo Europeo, questa volta l’avversario era più impegnativo e quindi l’impressione che ci troviamo di fronte ad una ottima formazione non è infondata e ci conforta per il prosieguo del torneo.

Migliore in campo per gli azzurri: Locatelli, non solo per i gol. Per le tante palle recuperate, per la spinta che ha dato alla squadra e l’entusiasmo che ci ha messo. E’ comunque da lodare tutto il gruppo, questa è una squadra ben assortita che Mancini ha saputo riunire in un gruppo coeso, unito. Chiunque entra sa cosa fare e questo sarà importante per affrontare squadre di rango superiore sapendo di essere competitivi. Il gioco di squadra, l’organizzazione del gioco saprà sopperire magari alla mancanza di fuoriclasse e non è poco, il calcio è gioco di squadra e quando ci sono queste due componenti i risultati sono destinati ad arrivare.

Terza ed ultima gara del girone domenica prossima contro il Galles per chiudere la “pratica” e passare al turno successivo, con la possibilità di passare a punteggio pieno.  Anche oggi possiamo dire: ci siamo anche noi.

SONO SCESI IN CAMPO:

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini (dal 25° Acerbi), Spinazzola; Barella (dall’85° Cristante), Jorginho, Locatelli (dall’85° Pessina); Berardi (Dal 70° Toloi), Immobile, Insigne (dal 69° Chiesa).

CT: Mancini.

SVIZZERA (3-4-1-2): Sommer; Elvedi, Schar (dal 67° Zuber), Akanji; Mbabu (dal 68° Widmer), Freuler dall’83° Sow), Xhaka, Rodriguez; Shaqiri (dal 76° Vargas); Seferovic (dal 46° Gavranovic), Embolo.

CT: Petkovic.

ARBITRO: Karasev (Rus).

MARCATORI: 26° E 52° Locatelli, 88° Immobile.