NOI STIAMO A CASA, I SOCIAL INCASSANO

DI UMBERTO SINISCALCHI

Aria di lockdown in mezza Europa, il Covid miete vittime e malati in tutto il mondo.
L’economia va a rotoli, i negozi e le attività commerciali chiudono. I social no. Guadagnano come non mai.
Basta dare un’occhiata alle cifre. Facebook, nel solo ultimo trimestre, ha fatturato 7,85 miliardi di dollari (a fronte dei 6,09 dello stesso periodo del 2019). Ogni giorno gli utenti della creatura di Mark Zuckerberg superano i due miliardi. Significa il 12 per cento in più in un anno. E il fatturato dell’ultimo trimestre supera i 21 miliardi di dollari (contro i 17 dello scorso anno).
Zuck, felice, parla di “grande successo per i nostri social (Facebook è anche proprietaria di Instagram e WhatsApp). Un modo più efficace per veicolare pubblicità e informazioni per i nostri utenti”.
Anche Twitter va forte. Nell’ultimo trimestre i ricavi sono saliti di 936 milioni di dollari (il 14 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2019). Jack Dorsey, padre del social dei cinguettii, annuncia che gli utenti sono cresciuti di di 42 milioni di persone. E anche lui la butta sulla pubblicità.
Buon per loro. I social network sono nati come luogo d’incontro per la gente. Ora sembrano essere diventati diversi. Un rifugio, un modo estremo di passare il tempo, sacrificando lettura, tv e hobbies vari.
Staremo a vedere se i fatturati cresceranno ancora. Sarà un’ottima notizia per Zuckerberg e Dorsey, probabilmente meno buona per noi. Perduti in un tweet, abbagliati da un post. Sempre più soli tra la folla virtuale