GLI ESAMI NON FINISCONO MAI

Di CLAUDIO KHALED SER

Vorrei parlare del caso “Suarez”.
Cerchero’ di farlo senza tirare in ballo la Giuventus verso la quale nutro una profonda antipatia per la “mafiosità” dei suoi comportamenti e la spocchiosità degli eterni padroni costruttori di automobiline.

Non sarà facile ma ci provo.

Dunque questo calciatore con assegno annuo di 10.000.000 di euro, per giocare con i bianconeri, deve avere la cittadinanza italiana.
Gli si organizza un esame (tv) presso l’Università di Perugia.
La Giuventus telefona al Rettore Magnifico che tutta eccitata (vista la sua devozione ai colori bianconeri), allerta i Docenti dell’Ateneo.

L’esame é molto difficile, ne sanno qualcosa le centinaia di Persone respinte dall’Ateneo stesso.
Per evitare errori, le difficilissime domande vengono poste al candidato qualche ora prima.
Esse sono:
1) Come ti chiami
2) Indica il cocomero ed il supermercato in queste due foto.
3) Come sta tua mamma.

Dopo un consulto con i legali giuventini, l’Accademia della Crusca e l’opinione di Malgioglio, il calciatore risponde e non ci crederete, TRE SU TRE ESATTE.

Tralascio pure di commentare le telefonate intercettate, non voglio aggiungere “miseria umana” a questa miserrima vicenda.

Mi limito solo a sottolineare che, in questo Paese dei Cachi, ogni scusa é buona per far trionfare la vergogna.

Dopo che tutto é venuto alla luce, l’Avvocato della Rettore Magnifica ha commentato :
“Beh ma in fondo che male c’é ?”

Per cortesia potete spiegarglielo voi, io sarei un po’ troppo volgare e sono solo le otto e mezza del mattino.