DI VINCENZO G. PALIOTTI
Povero Nole Diokovic, numero uno del circuito ATP di tennis espulso dagli US Open per aver colpito con una pallata una giudice di linea.
Un periodaccio che pare non voglia aver termine per il campione serbo. Prima contagiato dal Covid, lui negazionista e no vax convinto, talmente convinto che mentre l’ATP e la WTA rinviano tutti i tornei in programma per il Covid 19, lui organizza un torneo dove tutti, o quasi, vengono contagiati per il mancato rispetto di ogni misura di sicurezza.
Si riprende a giocare e agli US Open Diokovic si imbatte in un avversario di quelli simili ad un muro sul quale si spara in ogni dove ma la palla torna sempre indietro, lo spagnolo Carreno Busta, il “peggiore” tipo di giocatore per perdere concentrazione e tranquillità. Ma lui però è il numero 1 e non dovrebbe dimenticarlo. Siamo al primo set e lo spagnolo ottiene il break portandosi 6 a 5 con il servizio a disposizione per vincere il primo set. E qui accade il fattaccio, prima di tornare alla sua poltrona per la pausa Diokovic scaraventa via la palla, dicono senza guardare dove, colpendo alla gola la giudice di linea che si accascia al suolo. Tutti accorrono intorno alla malcapitata, anche Nole che subito si scusa ma il giudice di sedia in ottemperanza al regolamento lo espelle senza indugi.
Una brutta pagina per il tennis anche se non è la prima volta che un giocatore viene sanzionato con l’espulsione, è toccato anche al nostro Fognini proprio agli US Open per proteste eccessive e ripetute, mai però per un fatto simile che mette in discussione quel fair play che è il marchio di fabbrica di questo sport.
