COLLEFERRO, SCENARIO VIOLENTO DI UN FILM SENZA FINE

DI DANIELA YAYA DI CAMILLO

DANIELA YAYA DI CAMILLO

Succede così, che uno dei tanti ragazzi che si riversano il sabato sera tra piazze e strade, per sedare una rissa iniziata da altri, si trova coinvolto al punto che , cinque dei “rissosi” lo picchiano tutti insieme e con tanta forza che quel ragazzo resta lì per terra, morto.
Non sta a noi capire dinamiche e motivi, ci saranno autorità competenti che tracceranno la storia di questa vicenda. A noi resta riflettere su quanto succede intorno, nel mondo esaltato che questa volta coinvolge giovani vite, ma non per questo ci lascia fuori dall’ennesima responsabilità sociale. Mi vengono troppi dubbi su questa storia. Pestare un ragazzo fino alla morte richiede tempo, forza, violenza e appunto, branco. Cinque contro uno e nessuno ha visto, sentito, dedotto tanto da prendere quel maledetto cellulare che sempre, costantemente ci occupa mani, sorrisi e vita, per chiamare le forze dell’ordine in tempo? Ancora: un ragazzino di 21 anni di buona famiglia ma con un colore diverso: forse gridare troppo contro le etnie dai social e sui palchi vestiti da elezioni, porta poi fomentazione? Ancora una domanda poi smetto: continuare a ripetere come cantilena “lo Stato non esiste”, “la giustizia non esiste” “tanto vai voti e non cambia niente”oppure “si vai, denunci, ma non cambia niente”, non dà il senso di abbandono a giovani meno esperti di vita e di giustizia, tanto che alla fine si fanno giustizia in branco per scimmiottare il giustiziere della notte? Del resto rifuggono sempre più spesso in mondi virtuali, e credono nei super eroi, chè la vita reale non dà nulla, ma vuole fatica e rispetto!
Concludendo mi viene solo un pensiero. In una casa a Colleferro, a sud di Roma, c’è una famiglia che piange la morte di un ragazzino forse meno logorato dalla “mala educacion” e più impegnato a creare qualcosa di meglio. Abbracciamo la memoria di questo ragazzo e ricordiamo il branco di poveri codardi che, muovendosi in gruppo , usando arti marziali e quindi sapendo quali colpi assestare, sotto lo sguardo omertoso, indifferente e complice di una società di ingannevoli uomini, ha potuto uccidere una rarità umana.