VENERDI’ SAPREMO I NOMI DEI FURBETTI

DI FERNANDA TANZILLO,

Si terrà venerdì alle 12 in Commissione Lavoro alla Camera l’audizione del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sulla vicenda dei bonus per le partite Iva che sarebbero stati chiesti e ottenuti da alcuni deputati nell’ambito delle misure per l’emergenza Covid-19. Sarà questa, dunque, la sede in cui sarà chiesto a Tridico di fornire i nomi dei parlamentari coinvolti.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato, questa mattina, una richiesta di informazioni all’Inps e ha aperto una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’Istituto rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari del bonus destinato alle partite Iva e percepito anche da parlamentari e altri amministratori. Il Garante, Pasquale Stanzione, chiede all’Inps di conoscere, in particolare, “quale sia la base giuridica del trattamento effettuato sui dati personali dei soggetti interessati; l’origine e tipi di dati personali trattati, riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e regionale.

Il Garante, inoltre, vuole verificare anche la regolarità delle modalità “con cui è stato effettuato il trattamento, con specifico riguardo all’operazione di ‘raffronto’ dei dati personali dei soggetti richiedenti o beneficiari del bonus, con quelli riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e regionale; l’ambito del trattamento ed eventuali comunicazioni a terzi di tali dati”.

“Dopo aver ascoltato e verificato le rispettive posizioni, si conferma il provvedimento della sospensione per i deputati Elena Murelli (nella foto) e Andrea Dara”. A renderlo noto è il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, a proposito dei due parlamentari del Carroccio che hanno chiesto e ottenuto il bonus Inps di 600 euro previsto per i titolari di partita Iva.

“Pur non avendo violato alcuna legge – dice Molinari – è inopportuno che parlamentari abbiano aderito a tale misura e per questa ragione abbiamo deciso e condiviso con i diretti interessati il provvedimento della sospensione”.

Da tre giorni il governatore Zaia ripete che vuole conoscere i nomi perchè, se ci fossero dei leghisti non sarebbero stati ricandidati. Adesso che i nomi sono usciti, le parole del presidente sembrano meno perentorie: “Prima di decidere voglio parlare con ognuno di loro. Io una decisione ce l’ho già in testa, ma li conosco, sono veneti, prima voglio sentirli. Ad esempio nel caso del mio vice, Gianluca Forcolin (vicepresidente della giunta regionale del Veneto, ndr) è stato lo studio associato ad avviare direttamente la pratica che poi è stata bloccata”