Le “grandi riforme” del duo Meloni/Nordio

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Brava! Brava e brava e ancora brava! Finalmente una statista che libera l’Italia da lacci e lacciuoli!

Zitta zitta e senza clamore, per questo è una vera statista, sta riformando il Paese.
Ha cancellato una norma che impediva a un assessore o a un consigliere comunale di essere nominato in una delle società partecipate del Comune anche se questa società era stata creata ad hoc poco prima! Ma insomma! Mica si lasciano a casa gli amici! Anzi sì, si lascia la casa. Qualche giorno fa un amministratore è stato archiviato, per via dell’abolizione dell’abuso d’ufficio, per un’indagine che lo presumeva responsabile di aver assegnato una casa popolare a un suo amico anziché a un cittadino che ne aveva diritto per primo.

Oh liberi tutti!

Così si fa! E sia se aumenta la povertà e il divario tra ricchi e poveri. Nella vita c’è chi merita e chi no! Grande Meloni!
Ah, dimenticavo! Sapete che ora in diversi enti pubblici ora si potrà ricoprire il ruolo di componente dell’organo di indirizzo politico e contemporaneamente esserne dirigente? Controllato e controllore, in pratica, si mescolano.

Pensate che, grazie alle grandi riforme Meloni/Nordio

ora un amministratore che assegna direttamente un contratto a un’impresa oltre le soglie di legge, non rischia nessuna sanzione penale.
C’è il presidente dell’autorità anticorruzione, dott. Busia, che lancia allarmi perché in ballo ci sono i diritti dei cittadini e i loro sudati soldi che versano in tasse con enormi sacrifici ma… insomma, anche basta! Meloni farà l’Italia grande come non lo è mai stata! Lasciatela lavorare!

Tutto scorre liscio

Non mi pare di aver sentito troppi distinguo in merito all’azione riformatrice della grande Meloni. D’altronde, gli scandali attraversano tutti e vanno dalla Puglia alla Toscana passando per la Sicilia e anche altrove.
Sono tutti contenti.
Io no.
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Barbara Lezzi