DI GIOACCHINO MUSUMECI
Beppe Grillo torna alla carica? Ma per favore…
Ho letto mezzo annoiato che Beppe Grillo intende avanzare richieste in tribunale per riappropriarsi del simbolo del Movimento di cui si dichiara padre. Chiedo: perché sfracellare ancora i cojoni di cittadini innocenti.
Comunque due parole sul tema ci stanno
Intanto non si tratta di una notizia, che Grillo stia fuori di testa lo si sa da un bel po’. E che sopra grottesche minchiate grillesche, trame soap “politicoidi” e controversi rapporti telefonici intercorsi tra l’elevato e il grillino adottivo Draghi, certuni abbiano campato per anni lo si sa altrettanto. Ciò che invece non è chiaro è che Beppe Grillo abbia goduto di credito oltre il merito, comunque oscurato da propaganda sboccata e ideologicamente suprematista che ha condannato il Movimento al disprezzo. E stata la propaganda figlia di Grillo e dipingere il Movimento “entità entropica” ove il fine, cioè realizzare un programma, giustificava ogni arma retorica incluso cavalcare odio fomentato in milioni di italiani. I quali poi, deludendo le aspettative dell’elevato, hanno scelto odiatori professionisti con la freccia più a Dx.
Chi di odio politico ferisce, dello stesso odio perisce
Lo si deve solo al modus grillesco, che poi è lo stesso di Giorgia Meloni, l’esecrazione politica generale che ha ostracizzato non solo gli eletti pentastellati ma tutta la comunità di elettori. La modalità distruttiva con cui Grillo derubricava i partiti a me*da da calpestare è la madre del pregiudizio che ha crocefisso il Movimento fin dall’esordio. E che durante i governi siano stati realizzati punti del programma non cambia come la penso su Beppe Grillo e certa sua propaganda: VADE RETRO. Grillo, va ricordato sempre, ha espresso la forma di populismo più gretta e abietta, i cui effetti nel tempo si sono tradotti nella contraddizione dell’urlare ossessivamente con chi non fare per poi fare con tutti, la cui eredità scomodissima ha pesato unicamente sulle spalle di Giuseppe Conte; perché solo su di lui sono state spalate tonnellate di puro fango spesso offerto da Grillo su comodi e inattesi vassoi d’argento.
L’Operato di Conte
E l’operato di Conte, insopportabile agli occhi del demiurgo spodestato, è stato semplicemente straordinario: dalle ceneri del fallimento post Draghiano l’ex presidente del consiglio ha tratto gli elementi per trasformare il Movimento in una forza politica depurata dalla retorica putrefacente di marca grillesca. Ma prevedibilmente Beppe risorge ogni volta che si verifichi una crescita in termini di consenso o risultato politico avverso alla Dx di governo.
Dato che ci sono mi corre l’obbligo di rinfrescare la memoria a più di qualcuno
Il Movimento nella versione psicotica di Beppe Grillo è defunto e aggiungo per fortuna. Ma ai sostenitori di Grillo, e soprattutto a Virginia Raggi apostrofata Da Feltri & Co col famoso e orrido “tubero incandescente”, voglio chiedere con che coraggio accompagnarsi a un minchione cosmico che dava della vecchia mignotta a Rita Levi Montalcini.
“Cioè ragazzi abbiate pazienza, non potete stare qui a rimestare me*da secca lasciata per strada da Beppe Grillo- tra parentesi sostenuto da Vittorio Feltri che già saperlo mi disgusta.
In altre parole: Beppe levati dai piedi FOR EVER.”
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Gioacchino Musumeci