IL MINISTRO DI MAIO, STATISTA PROVETTO…

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Il Ministro Di Maio, statista provetto, ha pubblicato un tweet entusiasta in cui ci informa che siamo attivi per superare la crisi energetica. Ci salveranno paesi le cui relazioni ci renderanno orgogliosi.
Eccoli in rassegna:
AZERBAIJAN: dopo la Russia paese pese più corrotto del bacino orientale europeo, nazione non libera dove il potere è concentrato nelle mani di Ilham Aliyev, capo di Stato dal 2003. La famiglia Aliyev si tramanda il governo sin dal 1993 e ai partiti politici di opposizione è precluso di poter vincere alle urne. Le ultime elezioni peraltro sono state boicottate dagli oppositori di Aliyev che hanno definito l’intero processo di voto come illegittimo. Il controllo esercitato sulle risorse dello Stato e sulle forze di sicurezza garantisce ai governanti il monopolio dell’uso della forza ed il consolidamento di una posizione di potere privilegiata. Non mancano, poi, gravi problemi e disfunzioni anche nel settore giudiziario.
CONGO: paese disagiato che eredita i disastri della terribile presidenza Kabila, dittatore che ha sottoposto il paese a repressioni gravissime, il suo erede Tshisekedi non è mai riuscito a dare al paese una configurazione civile degna. Solo nel 2020 sono state violentate in Congo 15mila donne tra cui moltissime bambine. a testimoniarlo i reportage del giornalista free-lance, Daniele Bellocchio, che con le sue parole e le foto di Marco Gualazzini, riesce a comunicare l’inferno vissuto nell’ex Zaire dalla popolazione femminile. La donna dopo aver subito ogni genere di violenza viene anche marchiata come “colpevole” e allontanata. La comunità internazionale e l’Italia sono indifferenti a questo disastro e sfruttano il Congo per le sue risorse. Il solito ipocrita e orrido opportunismo occidentale a cui si è aggiunto la Cina.
ANGOLA: altro paese pieno di risorse che l’occidente sfrutta in maniera indiscriminata: L’Angola possiede vaste riserve minerali e di petrolio, e la sua economia è tra le più velocemente in crescita del mondo, specialmente dalla fine della guerra civile. Tuttavia, lo standard di vita rimane basso per quasi tutta la popolazione, e la speranza di vita in Angola è tra le più basse nel mondo, mentre la mortalità infantile è tra le più alte. La crescita economica angolana non è omogenea, con la maggior parte della ricchezza nazionale concentrata in un settore ridotto della popolazione. Il paese fa parte dell’ONU disinteressato alle condizioni di sottomissione delle donne: mettono ogni giorno a rischio la propria vita andando a coltivare campi ancora disseminati di mine.
MOZAMBICO: Paese dilaniato dagli orrori ignorati della guerra civile da povertà dilagante e condizione delle donne indescrivibili. I miliziani le mitragliano e si filmano durante i massacri. La comunità internazionale se ne frega. Il paese è una zona ricca di giacimenti che fanno gola a tutti gli attori coinvolti: multinazionali estere, governo e ribelli. Mentre l’occidente si appropria delle risorse svendute, lo stato è devastato dalle scorribande dei miliziani jihadisti.
IN SINTESI: all’occidente occorrono stati da sfruttare a bassissimo costo e non importa che siano democrazie o tirannie, non importa di stragi, donne dilaniate dalle mine, lapidate, violentate e bimbi morti di fame. Non vedremo mai lo scempio che accade negli stati “amici”.
Ciò che importa è che i governi stiano ai nostri patti. Putin non fa parte della cerchia, la richiesta d’Ingresso nella Nato è sempre stata rifiutata. Putin dunque non rispetta le nostre regole, segue le sue, è un tiranno indisciplinato, non può piacerci.
Dunque l’invasione in Ucraina ci offre l’opportunità unica di distruggere la Russia per appropriarci delle sue immense risorse. Forse ci riusciremo, forse no ma è quello che stiamo facendo, e non è una questione di democrazie da difendere. Nessuno degli stati di sopra è democratico.